I mercati oggi tentano un recupero dalle turbolenze di ieri. Tuttavia, permangono motivi di preoccupazione e di incertezza, con almeno 3 fattori chiave per gli investitori.
I mercati oggi tentano la ripresa dopo il caos della giornata di ieri con i drammatici eventi della guerra in Israele. Tuttavia, persistono fattori di turbolenza nelle Borse mondiali.
Il conflitto israelo-palestinese, dagli esiti molto incerti e dalla natura violenta, può ancora sorprendere e sconvolgere settore chiave come quello energetico. Ieri, il petrolio ha registrato un balzo fino al 5% nelle quotazioni Brent e Wti. Oggi, i prezzi del greggio viaggiano in calo.
Il dollaro, asset rifugio per eccellenza, ha allentato la corsa ma il cambio EUR/USD estende le perdite nel secondo giorno, scambiando in ribasso intorno a 1,0560.
Nella seduta asiatica, le azioni sono salite in linea con il picco di Wall Street, anche se la sessione si sta chiudendo con gli indici cinesi in rosso. Le obbligazioni hanno registrato un rally, spinte dalle dichiarazioni accomodanti della Federal Reserve.
Guerra, banca centrale Usa e settore immobiliare cinese continuano a influenzare i mercati oggi.
Mercati oggi, i fattori da monitorare sono 3
L’indice MSCI Asia Pacific si è diretto verso il maggior guadagno degli ultimi tre mesi, mentre i futures azionari europei e statunitensi sono saliti. Le mosse arrivano mentre gli investitori stanno ancora valutando il potenziale impatto del conflitto Israele-Hamas.
Naturalmente il conflitto in Medio Oriente rimane osservato speciale. Le tensioni, infatti, potrebbero intensificarsi ulteriormente dopo che il Financial Times ha riferito che un alto generale americano ha avvertito l’Iran di “non farsi coinvolgere” nel conflitto.
La cautela è d’obbligo. “È ancora presto per valutare l’impatto significativo di ciò che sta accadendo in Medio Oriente e cosa significhi effettivamente per i mercati”, ha affermato Kerry Craig, stratega del mercato globale presso JPMorgan Asset Management. Se durerà nel tempo e saranno coinvolti più attori, ovviamente ci sarà un impatto maggiore sul mercato secondo l’analista.
Gli investitori, comunque, monitorano anche le possibili mosse della Fed. Nello specifico, massimi funzionari della banca centrale hanno indicato lunedì che l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro potrebbe distogliere la Fed da ulteriori rialzi dei tassi. Questi commenti hanno stimolato un incremento dei prezzi delle obbligazioni.
Nel dettaglio, il vicepresidente della Fed Philip Jefferson ha detto che i funzionari potrebbero “procedere con cautela” dopo il recente aumento dei rendimenti del Tesoro, e il presidente della Fed Bank di Dallas Lorie Logan ha sottolineato che l’impennata dei tassi a lungo termine potrebbe significare una minore necessità di ulteriori inasprimenti.
Infine, i riflettori sono accesi sul settore immobiliare cinese ancora in difficoltà. Il più grande promotore immobiliare privato, Country Garden Holdings ha appena avvertito che potrebbe non essere in grado di soddisfare tutti i suoi obblighi di pagamento offshore alla scadenza o entro i relativi periodi di grazia, gravando sul settore già in piena crisi in Cina.
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