Mercati in forte ripresa ma a livello tecnico le anomalie iniziano a diventare troppe: un’analisi completa.
I mercati sono in forte rialzo da diverse settimane, dall’azionario fino al Forex che ha visto dei movimenti sui cambi con delle perfomance a doppia cifra, una volatilità assolutamente di rilievo per questo mercato per definizione molto poco volatile. In questo momento di mercato si stanno presentando, oltre a rendimenti molto importanti, anche conformazioni tecniche anomale, ossia dei movimenti che il mercato solitamente non compie e che ci dovrebbero far riflettere sulla bontà dei movimenti di breve periodo che stiamo vedendo.
Su tutti c’è il Dax che presenta una dinamica che si è presentata sui grafici settimanali solamente 5 volte negli ultimi 9 anni di negoziazione, mentre il Ftse Mib si carica al rialzo chiudendo una dinamica che ha quasi sempre portato a un ritracciamento. In questo contesto c’è anche il Forex che con la sterlina che si riprende dai minimi assoluti, compie dei movimenti di breve che sono un’assoluta rarità per quanto riguarda la dinamica sia di breve che di lungo periodo.
Queste anomalie inoltre si presentano a ridosso di forti livelli di resistenza, eppure il mercato sembra spingere nella direzione rialzista senza sosta, senza alcun tipo di ripensamento. Come detto nelle precedenti analisi, queste sono anomalie ed è giusto farci caso e segnalarle come tali.
Azionario, Dax e Ftse Mib
Come detto in un articolo recente, sia Dax che Ftse Mib si trovano a ridosso di livelli di resistenza importanti su base settimanale, livelli che il mercato dovrebbe sentire almeno in linea teorica. Il problema non risiede nel fatto che il mercato si trovi in queste aree di resistenza, ossia aree che servono al mercato per ritracciare, bensì nel fatto che proprio a ridosso di queste aree presentiamo delle anomalie tecniche che sono di assoluto rilievo soprattutto prendendo a riferimento l’andamento passato del mercato.
Ad esempio sul Dax, il quale si trova in una zona di resistenza che fa capo ad area 14350-14700, livelli venduti tra marzo e giugno di quest’anno e che hanno portato a un allungo al ribasso fino ai minimi annuali. In questo contesto il Dax sta chiudendo virtualmente, a venerdì mattina, l’ottava candela consecutiva al rialzo, un’anomalia che riscontriamo solamente 5 volte negli ultimi anni e considerando le 8 candele, l’anomalia diventa ancora più estrema visto che solamente nel 2013, nel 2015 e nel 2018 abbiamo visto un Dax chiudere l’ottava candela consecutiva. In sostanza quello che vediamo è un vero e proprio movimento statisticamente assurdo nel lungo periodo.
Per quanto riguarda il Ftse Mib la situazione è simile in termini di possibile epilogo ma di diversa natura per quanto riguarda il termine “anomalia”. Su Ftse Mib c’è invece la formazione di un pattern, una conformazione tecnica che prevede un ritracciamento dopo la chiusura positiva che va dalle 4 alle 6 candele consecutive. In questo momento il Ftse Mib sta chiudendo la sesta candela consecutiva al rialzo, un rialzo che effettivamente porta alla chiusura del pattern di inversione, o meglio di ritracciamento. Anche qui la formazione del pattern è in corrispondenza dell’importante area di resistenza che troviamo tra 24400-25300, l’area venduta tra marzo e giugno che corrisponde alla stessa del Dax. In sostanza, il momento della verità si avvicina per questi indici che stanno letteralmente forzando il mercato verso livelli buoni per vendere nel breve periodo.
La situazione sul Forex
A spaventare il dollaro è la sterlina che registra una performance a doppia cifra con il cambio GbpUsd che da minimo a massimo supera il 15% in poco più di due mesi di negoziazione. La situazione è molto precaria in quanto proprio nelle scorse giornate abbiamo assistito a delle dinamiche di breve periodo che risultano anch’esse anomale dal punto di vista statistico. Tra mercoledì e giovedì abbiamo visto la formazione di ben 15 candele consecutive di rialzo su time frame a 4 ore, una rarità su questo grafico.
Se solitamente è allarmante vedere sterlina andare oltre le 7 candele consecutive, è facile pensare quanto quest’ultimo movimento sia stato anomalo dal punto di vista statistico. Anche qui ci troviamo su dei livelli di resistenza molto importanti che di fatto rappresentano un vero e proprio muro per le quotazioni sui time frame più lunghi. Anche su EurUsd ci troviamo su dei livelli di lungo periodo assolutamente fondamentali, parliamo dei minimi che corrispondono ai minimi assoluti raggiunti tra il 2015 e il 2017, area 1,0370-1,0530 che ha fatto da supporto di lungo periodo dove EurUsd prezzava una situazione in cui c’erano tassi allo 0% e un livello di inflazione molto basso a tal punto che in quel periodo si parlava di una possibile deflazione in area euro.
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I mercati in sintesi
Attenzione ai livelli di resistenza di cui sopra, sia sul Forex che sui mercati azionari in quanto livelli di attenzione che esulano dalle anomalie che troviamo sui grafici. Ovviamente, considerando anche le anomalie a ridosso di questi livelli di resistenza, possiamo tranquillamente ipotizzare in modo ragionevole che la possibilità di vedere un ritracciamento di mercato, non quantificabile al momento, è un qualcosa di assolutamente realizzabile nel breve periodo.
Le dinamiche sui grafici di ampio spettro come il mensile, ci dicono che il mercato sta di fatto invertendo la sua tendenza almeno per i prossimi mesi, specialmente quelli relativi al primo trimestre del 2023, momento in cui potremmo vedere delle effettive reazioni su possibili nuovi massimi in corrispondenza di una recessione tecnica prevista proprio nel 2023, un vero e proprio test per la tenuta dei mercati.
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