L’eredità può essere accettata o rifiutata, ma soltanto nella sua interezza. Nonostante ciò, in alcuni casi è possibile tenere soltanto una parte dei beni.
Gli eredi hanno la facoltà di rinunciare all’eredità, per questo molte persone si chiedono se sia possibile quindi accettarne soltanto una parte. La quota ereditaria spettante, infatti, potrebbe includere beni poco convenienti da mantenere o difficili da rivendere.
È possibile accettare solo una parte dell’eredità?
In linea generale, l’eredità non può essere accettata solo in parte, a meno che non si tratti di legati. Gli eredi, infatti, ricevono come eredità una quota percentuale rispetto all’intero patrimonio del defunto, composto da crediti e debiti. Di conseguenza la quota ereditaria può essere accettata globalmente oppure rifiutata, dato che è sostanzialmente impossibile determinare a priori le sue componenti.
I legatari indicati nel testamento, invece, ricevono i beni specifici designati dal defunto, peraltro senza ereditare eventuali posizioni debitorie. Dunque i legatari hanno la possibilità di:
- Rinunciare a una parte dei beni legati, ma non a tutti.
- Rinunciare a tutti i beni, senza perciò perdere l’eventuale posizione di erede.
- Accettare tutti i lasciti legatari, ma non l’eredità. I legati, infatti, vengono considerati accettati automaticamente e perciò non rappresentano un’accettazione implicita dell’eredità.
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Scegliere fra i beni ereditari: i legati
Nel complesso, è evidente che le disposizioni riguardo ai legati e alle quote ereditarie sono disciplinate in maniera molto differente. Come preannunciato, i legati non devono essere propriamente accettati, al contrario di ciò che è richiesto per l’eredità, ma anzi vengono in automatico considerati validi. Allo stesso tempo, i legati possono essere rifiutati, al fine di tutelare la sfera giuridico-patrimoniale del legatario.
Così, i legatari possono scegliere fra i legati specificati dal defunto, decidendo se e quali accettare. La disciplina è invece del tutto differente per gli eredi, che non possono diminuire la propria quota ereditaria, a meno che non avvenga la rinuncia all’eredità, valida su tutta la quota.
Questo tipo di previsione dipende essenzialmente da due aspetti:
- L’eredità è composta da una quota, formata inizialmente da beni indeterminati.
- L’eredità comprende necessariamente anche i debiti, dunque una regola differente sarebbe controproducente, perché consentirebbe di accettare soltanto le parti più convenienti e l’intero sistema debitorio potrebbe collassare.
L’erede ha comunque la facoltà di tutelare la propria posizione attraverso la rinuncia, acconsentendo a perdere anche i possibili benefici se ritenuti inferiori agli svantaggi. Nonostante ciò, gli eredi hanno un certo margine di discrezionalità, il quale si esprime nella divisione dell’eredità.
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Scegliere i beni durante la divisione ereditaria
In fase di divisione, ammessa la possibilità di un accordo cordiale, gli eredi possono far valere le proprie preferenze riguardo ai beni componenti il lascito ereditario. Naturalmente, però, questa modalità ha più probabilità di funzionare in modo efficace quando non ci sono particolari interessi economici in gioco.
Ad esempio, è più facile che a un erede venga accordata la proprietà di un bene piuttosto che di un altro se ci sono delle motivazioni di natura sentimentale e affettiva. Allo stesso tempo, bisogna ricordare che non si tratta di una regola fissa, e che anche la convenienza dell’accettazione non può essere valutata in modo uguale per tutti gli eredi.
Nel concreto, un terreno in disuso potrebbe essere un peso per un erede e allo stesso tempo una preziosa opportunità per l’erede che ha conoscenze e possibilità economica per investirvi. Questi fattori perciò vengono considerati anche durante la mediazione e la divisione giudiziale.
Nonostante ciò, non è detto che tutte le preferenze degli eredi possano essere accolte, quindi è fondamentale ponderare con attenzione prima di scegliere se accettare o meno l’eredità. In tal proposito, è bene sapere che l’accettazione viene considerata valida anche se avviene in maniera implicita, si tratta della cosiddetta accettazione tacita. In ogni caso, sia l’accettazione che la rinuncia non possono essere sottoposte a condizioni, tanto che se la rinuncia avviene in favore di una parte degli eredi, viene considerata di fatto un’accettazione.
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