Quanto consuma il piano cottura a induzione: conviene rispetto ai fornelli a gas?

Giorgia Bonamoneta

14 Ottobre 2022 - 18:15

Ci sono diversi tipi di piano cottura, i più comuni sono gas e induzione. Quanto consuma e quanto conviene un piano a induzione rispetto al gas?

Quanto consuma il piano cottura a induzione: conviene rispetto ai fornelli a gas?

Nel tempo il piano cottura a induzione ha trovato spazio nelle case italiane, con tutti i vantaggi e gli svantaggi della tipologia di prodotto. Ma quanto consuma il piano a induzione? Quando si sceglie un piano a induzione la prima delle domande che ci si pone è proprio questa, ovvero se conviene il piano cottura induzione rispetto a quello a gas. Spesso si sceglie l’induzione per l’estetica più che per la convenienza o perché convinti che il piano a induzione costi meno sulla spesa familiare.

I vantaggi di un piano cottura induzione sono non soltanto nel design, molto apprezzato, ma anche il fatto che si puliscono in maniera semplice e che permettono una cottura più rapida degli alimenti. Basta provare a far bollire l’acqua sul piano induzione e sul gas per accorgersi della differenza di tempo che impiega il secondo. Ma non ci sono soltanto vantaggi, infatti spesso si tende a non considerare l’aumento del costo dell’energia elettrica o la spesa del pentolame che va acquistato appositamente per il piano a induzione. Il primo svantaggio evidente è proprio il consumo energetico, infatti è un piano induzione può costare all’anno circa 110-115€ a famiglia (famiglia media di 4 persone). Un dato però che risale al 2020, quando i prezzi dell’energia erano più bassi.

In ogni caso calcolare il consumo del piano induzione solo in base al kilowattora è inutile, infatti non tiene conto della riduzione del tempo per la cottura degli alimenti, del rialzo dei prezzi anche del gas e della possibilità o necessità di dover aumentare la fornitura di energia elettrica per evitare di sospensione di altre attività domestiche in casa per via di dispositivi energivori, come uno scaldabagno, utilizzati nello stesso momento del piano cottura a induzione. Con gli ultimi modelli più efficienti tale procedura non è necessaria, ma potrebbe esserlo in caso si scelga un elettrodomestico non nuovissimo.

Quanto consuma il piano a induzione? Vantaggi e svantaggi dell’induzione

Il piano cottura a induzione non produce calore, ma riscalda le pentole e grazie all’assenza di dispersione termica ha una resa energetica superiore rispetto ad altri tipi di piani cottura non a gas. Si tratta di un sistema di cottura efficiente, ma che prevede l’utilizzo di specifiche pentole. Uno dei primi motivi per il quale una persona può scegliere di non adottare il sistema induzione è avere da poco investito in pentolame, spendendo anche una cifra piuttosto alta, non adatto a questo tipo di piano di cottura. In questo caso però, è bene sottolineare, c’è la possibilità di acquistare delle piastre, dei dischi che permettono di adattare qualsiasi tipo di pentola all’uso del fornello induzione.

A parte questo primo svantaggio tecnico l’altro grande motivo per il quale il piano cottura a induzione non è la prima scelta di molti e per via del costo elettrico. Si crede infatti che il consumo sia maggiore perché ci si basa sul kilowattora consumato. Nel 2020 è stato calcolato che il costo per una famiglia di 4 persone che cucinano ogni giorno colazione, pranzo e cena con cucina a gas si aggiri intorno ai 92-95€ l’anno. Il costo di un piano induzione è invece poco più alto, attestandosi intorno ai 112-115€ l’anno. Tale costo è da rivedere sia con l’aggiornamento dei costi energetici del 2022, in forte rialzo tanto per l’energia quanto soprattutto per il gas; ma soprattutto bisogna riconsiderarli anche in base a quanto tempo serve per cucinare con un piano a gas o con un piano a induzione. Infatti nel secondo caso il piano induzione permette di cucinare in tempi più brevi.

Piano cottura a induzione: i consumi in kW e il contatore

Una delle critiche maggiori mossa al piano cottura induzione è quella del rischio di far saltare il contatore. In realtà questo rischio è ancora presente nel caso in cui si scelga un piano a induzione di vecchia generazione. I più efficienti sistemi e induzione permettono in realtà di consumare un massimo di circa 1,5 kW ora, dato che in nessun caso farebbe saltare il contatore. Se dovesse presentarsi l’occasione di utilizzare più elettrodomestici in contemporanea come uno scaldabagno, potrebbe allora presentarsi il problema dell’aumentare la fornitura. Il piano a induzione inoltre prevedere un investimento iniziale che può superare anche i 1.000€ nel caso di sistemi di avanzati e con più zone di cottura, una spesa che si deve aggiungere un maggior consumo elettrico e il costo maggiorato dell’aumento di kilowatt.

Per questo quando si acquista un piano cottura induzione è bene farsi consigliare dal proprio gestore energetico su un possibile aumento di potenza elettrica, soprattutto nel caso di famiglie numerose e con la possibilità di utilizzare più elettrodomestici nello stesso momento. In media aumentare la potenza da 3 a 4 kW ha un costo di circa 25-35€ una tantum, in bolletta si traducono in circa 2-3 euro al mese.

Conviene più il piano a induzione o a gas?

Questi brevi accenni al consumo del piano induzione e della cucina a gas può aiutare a scegliere, ma di fatto bisogna considerare tutti i pro e i contro dei due sistemi. Mentre il sistema a gas è considerato in genere più pericoloso per via della fiamma libera, il piano a induzione in linea generale consuma più energia anche se con un minor tempo di utilizzo. Dipende molto dall’investimento iniziale: se si acquista un piano a induzione efficiente il costo annuale per la gestione sarà più basso, perché consumerà meno energia e non richiederà di aumentare i kilowatt, ma si dovranno investire oltre 500 euro nell’apparecchio. Al contrario, con un investimento iniziale più basso, sarà il costo dell’energia ad aumentare.

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