I debiti con il Fisco possono essere rateizzati: i tempi di pagamento si possono allungare con una dilazione. Vediamo come si richiede e come funziona.
La rateizzazione delle cartelle esattoriali è il modo più semplice per sanare i propri debiti con il Fisco in modo più leggero. Come si richiede e come funziona? Di recente l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha pubblicato sul proprio sito una guida completa su come accedere alla rateizzazione delle cartelle per pagare in modo dilazionato i debiti. La guida, per semplificare ancora di più i concetti, è disponibile anche in modalità video.
Per poter versare il debito derivante da una o più cartelle esattoriali si può presentare una istanza all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Non sempre, infatti, è semplice estinguere un debito pagando in un’unica soluzione e proprio per questo viene messa a disposizione del contribuente, che vuol sanare la propria situazione debitoria, la possibilità di versare il dovuto a rate.
In questo articolo spiegheremo quando è possibile pagare le cartelle esattoriali a rate e come di deve procedere per fare richiesta di un piano di dilazione.
leggi anche
Cartelle esattoriali, come controllare la situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Rateizzazione cartelle esattoriali
Tutti i contribuenti possono accedere alla rateizzazione delle cartelle esattoriali, se non riescono a versare in un’unica soluzione la somma dovuta. Il piano di dilazione è variabile in base all’ammontare del debito e alle condizioni economiche del contribuente (che vanno documentate).
La rateizzazione ordinaria ha una durata massima di 6 anni (72 rate), quella straordinaria, invece, arriva fino a 10 anni (120 rate). Il limite minimo della rata è di 50 euro.
Vediamo tutte le informazioni sulle somme rateizzabili, su come presentare domanda di dilazione e quali sono gli effetti della rateizzazione e l’eventuale decadenza.
Rateizzazione ordinaria in 6 anni
La rateizzazione ordinaria è un istituto aperto a tutti i contribuenti che ne fanno richiesta. Per cartelle esattoriali di importo fino a 120 mila euro si tratta di una procedura molto semplice e immediata che si può richiedere anche online senza il bisogno di presentare troppi documenti.
In questo caso la rateizzazione concessa è in 72 rate da versare mensilmente in 6 anni.
Come si richiede? L’istanza può essere presentata online sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione accedendo alla propria area riservata e scegliendo, per la singola cartella esattoriali, il servizio “Rateizza adesso”. In alternativa si può procedere anche compilando il modello R1 che, poi, dovrà essere invito tramite Pec agli indirizzi riportati nello stesso modulo.
Una volta presentata la richiesta, se si è in regola con i versamenti delle rate, per il debito dilazionato non saranno iscritti nuove procedure esecutive (nuove ipoteche, nuovi fermi).
Una volta ottenuto il piano di rateizzazione è possibile versare le rate o utilizzando i bollettini o moduli di pagamento che l’Ader allega al piano di dilazione steso o procedendo con l’addebito diretto delle rate sul conto corrente. In questo secondo caso è necessario accedere al servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di rateizzazione” che è possibile trovare sempre nella propria area riservati nella sezione “Rateizza il debito”.
Piani di rateizzazione per importi superiori ai 120 mila euro
Quando l’importo da versare è superiore ai 120.000 euro non è possibile procedere alla rateizzazione producendo istanza online, ma sarà necessario presentare domanda compilando il modello R2 da inviare, poi, a uno degli indirizzi Pec riportati in esso. Per ottenere la dilazione è necessario allegare alla domanda anche la certificazione Isee in corso di validità che vada ad attestare la situazione di difficoltà economica necessaria per ottenere la dilazione.
In questo modo si ottiene un piano di rateizzazione in 72 rate mensili (da versare in 6 anni). Anche in questo caso finché si risulta in regola con i pagamenti non saranno iscritti nuovi fermi o ipoteche, e come nel caso precedenti il pagamento delle rate può avvenire tramite:
- bollettini;
- addebito diretto su conto correte.
Quando è possibile una rateizzazione in 120 rate?
Se il piano ordinario di dilazione prevede 72 rate mensili, è possibile, in alcuni casi, ottenere un piano straordinario in 120 rate di importo costante da versare mensilmente.
Per poter accedere a un piano di rateizzazione straordinario, però, è necessario dimostrare di non essere in grado di pagare il debito tramite il piano ordinario e di avere bisogno di una dilazione più lunga. Come si dimostra di aver bisogno di un piano di rateizzazione straordinario? Questo avviene quando l’importo della rata che risulta dal piano di dilazione ordinaria è superiore a un quinto del reddito mensile del nucleo familiare che risulta dall’Isee. In questo caso si può ottenere una dilazione più lunga che, di fatto, permette di pagare una rata più bassa.
Come chiedere la rateizzazione
Per chiedere un piano di dilazione delle cartelle esattoriali ci sono diverse modalità che variano in base alla tipologia di rateizzazione richiesta (ordinaria, straordinaria o in proroga).
La presentazione della domanda può essere presentata:
- se ordinaria e con importo del debito che non superano i 120.000 euro, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate Riscossione servendosi del servizio “Rateizza adesso”;
- per tutte le tipologie compilando il modulo di istanza (serve allegare un documento di riconoscimento) e indicando il domicilio.
Come si chiede la rateizzazione ordinaria
Per presentare domanda di rateizzazione ordinaria per importi fino a 120.000 euro la richiesta di presenta:
- con il servizio “Rateizza adesso”;
- trasmettendo il modello R1 compilato e firmato tramite Pec.
Per rateizzazioni ordinarie con importo superiore a 120.000 euro la presentazione online non è possibile e si deve procedere alla trasmissione del modello R2 (persone fisiche) o R3 (persone giuridiche) e della documentazione:
- tramite Pec;
- di persona a uno degli sportelli dell’AdeR.
Come si richiede la rateizzazione straordinaria
Indipendentemente dall’imposto del debito la rateizzazione straordinaria va richiesta compilando il modello R4 (persone fisiche) o modello R5 (persone giuridiche), che, insieme alla documentazione di supporto, può essere trasmesso:
- tramite Pec;
- di persona a uno degli sportelli dell’AdeR.
Piano di dilazione, quando decade?
Il piano di dilazione concesso può, in alcuni casi, anche decadere. Con la decadenza il debito residuo permette, nuovamente, all’Agente di riscossione di procedere al recupero tramite misure di esecuzione forzata (pignoramento, ipoteca, fermo amministrativo).
La rateizzazione in corso decade quando vi è inadempienza, ovvero il mancato pagamento di alcune rate. Si verifica, però, anche quando il contribuente che ha richiesto la dilazione viene a mancare o quando la società titolare del debito viene cancellata dal registro delle imprese.
Quando si verifica la decadenza per inadempienza?
A differenza delle altre due ipotesi (decesso e scioglimento della società), l’inadempienza è la decadenza che riguarda il maggior numero di contribuenti. Come abbiamo detto si verifica qualora un certo numero di rate del piano di dilazione risultano non versate. Quante rate devono mancare per decadere dalla rateizzazione? Nello specifico:
- per i piani di dilazione già in essere all’8 marzo 2020 deve mancare il pagamento di almeno 8 rate anche non consecutive;
- per piani di dilazione concessi dopo l’8 marzo 2020 e fino al 31 dicembre 2021 la decadenza è esecutiva quando manca il pagamento di almeno 10 rate, anche non consecutive;
- per le dilazioni concesse a partire dal 1° gennaio 2022, invece, sarà sufficiente non versare 5 rate anche non consecutive per decadere dal piano;
- per le rateizzazioni concesso a partire dal 16 luglio 2022, invece, si torna al numero di 8 rate mancanti per decadere dal piano.
In caso di decadenza si può nuovamente rateizzare il debito?
Non sempre la decadenza da un piano di dilazione preclude la possibilità di dilazionare nuovamente lo stesso debito e per la precisione:
- per i piani di rateizzazione richiesti prima del 16 luglio 2022 è possibile essere riammessi all’istituto della rateizzazione solo dopo aver regolarizzato l’importo delle rate scadute, calcolate alla data di presentazione della nuova richiesta di rateizzazione;
- per i piani di rateizzazione richiesti dal 16 luglio 2022 i carichi non potranno essere nuovamente rateizzati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA