Procedono spediti i lavori per la riforma fiscale, già la prossima settimana sono in arrivo due nuovi decreti con modifiche alle scadenze dei dichiarativi e allo Statuto del contribuente.
Il vice ministro Maurizio Leo annuncia che la prossima settimana arriveranno nuovi decreti per la riforma fiscale, al via la modifica delle scadenze per le dichiarazioni e la modifica dello Statuto del contribuente. Ecco cosa devono aspettarsi i contribuenti.
La riforma fiscale entra nel vivo, i lavori sono spediti e infatti nella manovra di bilancio 2024 e decreti collegati entrano:
- riduzione delle aliquote Irpef;
- superdeduzione per chi assume;
- riduzione del canone Rai;
- aumento dell’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi;
- modifica delle detrazioni Irpef per i redditi superiori a 50.000 euro.
Ora il vice-ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha annunciato, durante il Congresso dei Commercialisti che si è tenuto a Torino, che già la prossima settimana saranno adottati due nuovi decreti. Nell’ottica di dover prima reperire le risorse, i nuovi provvedimenti avranno un costo ridotto, ma aiuteranno i contribuenti ad avere minori oneri burocratici e aumenteranno la tutela. Ricordiamo che l’attuale Governo ha sempre sottolineato che attualmente il Fisco ha un comportamento al limite del vessatorio nei confronti del contribuente.
Riforma fiscale, dalla settimana prossima cambia il calendario delle dichiarazioni
Tra le novità, che dovrebbero essere adottate già la prossima settimana, vi è la modifica delle scadenze per la presentazione delle dichiarazioni. Dovrebbe trattarsi di uno dei provvedimenti a costo zero per il Governo.
Maggiori dettagli arriveranno con il decreto, ma dalle dichiarazioni emerge che cambierà la modulistica e i termini entro i quali saranno disponibili i modelli. Molto probabilmente si andrà verso un’unica scadenza per le varie tipologie di dichiarazioni e la stessa dovrebbe essere fissata al 30 settembre.
Ora per la dichiarazione con il modello 730 e con il modello Persone Fisiche vi sono scadenze diverse e anche con lo stesso modello cambiano le scadenze per l’invio tramite Poste Italiane, in via telematica, tramite intermediario o con la precompilata. Ovvio che questo possa portare confusione nel contribuente.
A ciò si aggiunge che attualmente chi vuole rateizzare gli importi delle imposte da versare deve presentare la dichiarazione in tempi brevi e non in prossimità delle scadenze.
Riforma dello Statuto del contribuente, arrivano maggiori tutele
Il secondo punto riguarda la riforma dello Statuto del contribuente (legge 212 del 2000), come già anticipato nei mesi passati, vi dovrebbe essere una maggiore tutela del contribuente con la previsione dell’obbligo per l’Amministrazione finanziaria di motivare in modo dettagliato l’atto in modo che il contribuente possa fin da subito conoscere le ragioni di fatto e di diritto, ma soprattutto le prove che hanno portato all’adozione dell’atto.
In questo modo si rafforza il legittimo affidamento del contribuente. L’indicazione delle prove è la vera novità e consente al contribuente di difendersi nelle sedi opportune anche attraverso gli strumenti deflattivi del contenzioso tributario come il reclamo.
Nella riforma dello Statuto rientra anche la riduzione dei casi in cui ricorrere alle istanze di Interpello (con la possibilità anche di prevedere un contributo economico a carico di chi lo richiede), l’introduzione della consulenza giuridica, la soppressione del garante del contribuente che sarà sostituito da Garante nazionale del contribuente, quale organo monocratico con incarico di durata quadriennale che avrà maggiori poteri e autonomia.
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