Risultati esame avvocato 2018: si attendono ancora novità da Potenza, unica Corte d’Appello a non aver ancora pubblicato gli esiti. Qui tutti i dettagli.
Risultati esame avvocato 2018-2019: ancora pochi giorni e avremo il quadro completo di coloro che hanno superato gli scritti e sono stati ammessi all’orale.
Ancora pochi giorni di attesa, quindi, e tutti gli aspiranti avvocato scopriranno se hanno ricevuto l’ok della Corte di Appello che ha corretto gli elaborati per procedere con l’esame orale, step finale per il conseguimento dell’abilitazione per la professione forense. Al momento mancano solamente i risultati della Corte d’Appello di Potenza, che dovrebbero uscire a giorni.
Noi vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità sull’uscita dei risultati, quindi non appena una delle Corti d’Appello ci aggiornerà sullo stato della correzione.
Risultati esame avvocato 2018-2019: aggiornamenti e indiscrezioni dalle Corti di Appello
Come potete vedere dall’elenco, quasi tutte le Corti d’Appello che hanno pubblicato l’esito della prima parte dell’esame avvocato e altre che sono in procinto di farlo nei prossimi giorni.
Ecco a tal proposito un resoconto (che terremo aggiornato costantemente) sulle date di uscita dell’esame avvocato e su quali Corti d’Appello hanno già pubblicato l’elenco degli ammessi:
- Trento: PUBBLICATO, 38 candidati ammessi (37,25%);
- Campobasso: PUBBLICATO, 85 candidati ammessi (54,48%);
- Trieste: PUBBLICATO, 64 candidati ammessi (29,76%);
- Caltanissetta: PUBBLICATO, 100 candidati ammessi (43,66%);
- Potenza: in attesa di aggiornamenti;
- Perugia: PUBBLICATO, 165 candidati ammessi (57%);
- Messina: PUBBLICATO, 194 candidati ammessi (53,44%);
- Ancona: PUBBLICATO, 154 candidati ammessi (41,17%);
- Cagliari: PUBBLICATO, 172 candidati ammessi (44,32%);
- Reggio Calabria: PUBBLICATO, 156 candidati ammessi (35,29%);
- L’Aquila: PUBBLICATO, 225 candidati ammessi (50,44%);
- Brescia: PUBBLICATO, 191 candidati ammessi (43,90%);
- Genova: PUBBLICATO, 126 candidati ammessi (27,57%);
- Lecce: PUBBLICATO, 302 candidati ammessi (42,95%);
- Salerno: PUBBLICATO, 465 candidati ammessi (56,09%);
- Torino: PUBBLICATO, 401 candidati ammessi (53,32%)
- Catania: PUBBLICATO, 436 candidati ammessi (52,84%);
- Firenze: PUBBLICATO, 344 candidati ammessi (43,43%);
- Bari: PUBBLICATO, 450 candidati ammessi (49,23%);
- Catanzaro: PUBBLICATO, 331 candidati ammessi (35,74%);
- Palermo: PUBBLICATO, 494 candidati ammessi (44,50%);
- Venezia: PUBBLICATO, 518 candidati ammessi, (47,79%);
- Bologna: PUBBLICATO, 491 candidati ammessi (37,94%);
- Roma: PUBBLICATO, 1048 candidati ammessi (39%);
- Milano: PUBBLICATO, 1360 candidati ammessi (46,68%);
- Napoli: PUBBLICATO, 1592 candidati ammessi (39,39%).
Ricordiamo che ogni candidato riceverà un’email di notifica di avvenuta pubblicazione dei risultati della prova scritte dell’esame avvocato; gli esiti saranno resi noti anche sul sito della Corte d’Appello dove avete sostenuto le prove scritte. I risultati saranno disponibili anche sulla pagina del Ministero della Giustizia dedicata all’esame avvocato previa identificazione tramite codice fiscale e password.
Punteggio minimo per superare l’esame avvocato
Come previsto dal regolamento vigente, sono ammessi alla prova orale solo coloro che hanno raggiunto un punteggio minimo complessivo di 90 punti, con un almeno 30 punti in 2 prove su 3.
È la Commissione Centrale per l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense a definire ogni anno i criteri da adottare per la valutazione degli scritti. Questi criteri saranno ufficializzati nei primi mesi del 2019, ma non dovrebbero essere tanto diversi da quelli scelti per lo scorso anno:
- correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
- chiarezza, pertinenza e completezza espositiva, capacità di sintesi, logicità e rigore metodologico delle argomentazioni giuridiche;
- dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti alla dottrina e l’utilizzo della giurisprudenza;
- il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati o comunque deve essere indicata la fonte giurisprudenziale;
- dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati pertinenti al quesito da risolvere;
- dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarietà;
- coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente indagine dell’impianto normativo relativo agli istituti giuridici di riferimento;
- capacità di argomentare adeguatamente le conclusioni trattate, anche se difformi dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
- dimostrazione della padronanza delle scelte difensive e delle tecniche di persuasione e argomentazione per ciò che concerne, specificamente, l’atto giudiziario.
Inoltre, per la terza prova - redazione dell’atto giudiziario - viene valutata anche la sussistenza dell’elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall’ordinamento per la redazione dell’atto oggetto specifico della prova scritta. Saranno considerati parametri specifici di valutazione della parte narrativa dell’atto la capacità di sintesi e la chiarezza espositiva.
Nell’attesa di ulteriori sviluppi vi ricordiamo che potete consultare la lista degli avvocati che fa parte della Commissione centrale e delle sottocommissioni istituite nelle varie Corti d’Appello: potete farlo cliccando qui.
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