L’oppositore di Putin è stato trasferito dal carcere in una colonia penale di cui non sono state fornite coordinate
Fa ancora discutere a livello internazionale la vicenda che riguarda l’oppositore russo di Vladimir Putin, Alexei Navalny.
Dopo la conferma della condanna della scorsa settimana, il dissidente è infatti stato spostato dal carcere di Mosca a una colonia penale di cui non è stata specificata la località.
Un luogo che resta ignoto quindi, e che intensifica le proteste del Paese e non solo per la situazione di Navalny, con molti dei suoi sostenitori che sollevano dubbi circa un possibile ruolo di Putin nella sua detenzione.
Russia: Navalny trasferito in luogo che resta ignoto
Posizione e nome esatti della colonia penale non sono stati rivelati, ma Alexander Kalashnikov, membro del servizio penitenziario federale russo, ha riferito ad alcuni giornalisti che tutto è stato fatto in osservazione delle leggi:
“Abbiamo rispettato la decisione del tribunale e il prigioniero è partito per la destinazione predefinita; tutto è stato fatto nel quadro di legge e in rispetto della normativa vigente. Navalny resterà in condizioni assolutamente normali”
Ma per gli avvocati di Navalny tutto è stato fatto senza fornire dettagli neanche alla sua famiglia, e hanno evidenziato che secondo la legge russa i servizi carcerari hanno fino a 10 giorni per informare la famiglia del prigioniero del luogo del trasferimento.
Mentre per Marina Litvinovich, della Commissione di monitoraggio pubblico di Mosca, da prassi Navalny dovrebbe essere inviato in una colonia penale di «regime generale», la più comune in Russia.
Ha aggiunto che qui i prigionieri non sono tenuti in celle ma in dormitori e sono divisi in gruppi. In più, possono lavorare se scelgono di farlo.
Ma i sostenitori di Navalny assicurano che l’oppositore sia stato isolato come punizione.
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