L’Ucraina avanza e la Russia non risponde: Kiev ora teme un attacco nucleare

Alessandro Cipolla

20/08/2024

L’Ucraina continua ad avanzare in Russia e Mosca appare immobile: Putin è entrato in crisi oppure, come teme Kiev, sta meditando una risposta esemplare con tanto di utilizzo di armi nucleari?

L’Ucraina avanza e la Russia non risponde: Kiev ora teme un attacco nucleare

Perché la Russia non sta rispondendo all’attacco dell’Ucraina nel proprio territorio? Cosa ha in mente Vladimir Putin? È stato colto totalmente di sorpresa dalla controffensiva ucraina ed è entrato in una sorta di crisi, oppure è tutta una strategia e la ritorsione nei confronti di Kiev sarà durissima?

Queste sono le domande che assillano i vertici ucraini che, stando a quanto riportato dalla stampa internazionale, sarebbero al momento spiazzati dall non-risposta della Russia di fronte all’avanzata nemica nella regione di Kursk.

Volodymyr Zelensky ha affermato su X che l’Ucraina al momento controlla oltre 1.250 chilometri quadrati del territorio di Kursk e 92 insediamenti. Se il presidente ucraino dovesse dire la verità, questo significherebbe che il suo esercito è avanzato negli ultimi giorni conquistando ulteriore territorio e distruggendo quattro ponti.

La Russia dal canto suo sta continuando a premere nel Donbass dove, dopo aver preso il controllo di un altro villaggio, starebbe ora puntando verso la città di Pokrovsk tanto che le autorità ucraine la starebbero evacuando.

Tutte le attenzioni però sono focalizzate su Kursk dove le forze ucraine sono penetrate come una lama nel burro, con l’Armata russa al momento incapace di fermare l’offensiva nemica. Il timore di Kiev però è che questa sia una sorta di strategia di Vladimir Putin, che presto potrebbe dare l’ordine di colpire con violenza l’Ucraina magari utilizzando anche delle armi tattiche nucleari.

Putin userà armi nucleari contro l’Ucraina?

Questa passività della Russia di fronte all’invasione ucraina starebbe rendendo perplessi i vertici militari di Kiev: si aspettavano infatti una reazione più grande e molto più feroce alla loro incursione a sorpresa nella regione russa di Kursk.

L’Ucraina così non riuscirebbe ancora a decifrare il perché di questo immobilismo. Magari è dovuto all’incompetenza del comando militare di Mosca, forse la Russia sta solo prendendo tempo per ammassare truppe nella zona ed elaborare un piano, oppure ed è l’ipotesi che più spaventa Vladimir Putin starebbe pensando a qualcosa di grande.

La Russia in risposta all’attacco subito nel proprio territorio potrebbe mettere in atto un massiccio bombardamento di missili, droni e razzi su Kiev, ma c’è anche il timore che Putin possa dare il via a una guerra nucleare.

Del resto la dottrina nucleare russa prevede l’utilizzo di armi atomiche in caso di minaccia alla sovranità e all’integrità territoriale del Paese, proprio come sta avvenendo ora che l’Ucraina controlla parte del suo territorio.

Lo scenario più tetro di conseguenza è quello che la Russia potrebbe utilizzare delle armi tattiche nucleari per punire il nemico e scoraggiarlo nel compiere ulteriori attacchi del genere, anche se Putin mai ne farebbe uso nel proprio territorio.

Insomma la battaglia nella regione di Kursk potrebbe essere decisiva per il destino di questa guerra: al momento l’unica conseguenza è che l’attacco ucraino ha fatto saltare il tavolo diplomatico di Doha, momento in cui si sarebbe potuto gettare la base per una tregua che però a qualcuno - non solo a Kiev, ma anche in Occidente - non sembrerebbe piacere.

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