Successione conto corrente, come funziona e quanto costa

Veronica Caliandro

4 Febbraio 2025 - 11:15

Come funziona e quanto costa la successione del conto corrente? Di seguito vedremo cosa fare, a chi presentarla e quando non è necessaria.

Successione conto corrente, come funziona e quanto costa

L’eredità è composta da tutto il patrimonio del defunto. Ne consegue, pertanto, che comprende sia i debiti che i crediti. Fra questi si annoverano anche i beni mobili come ad esempio il conto corrente. Proprio quest’ultimo, in effetti, contiene spesso una porzione importante dell’eredità.

Quanto presente sul conto corrente, assieme ad eventuali titoli, spetta agli eredi tenendo conto delle loro quote ereditarie. A tal fine gli istituti di credito devono rispettare una prassi precisa per garantire che la successione venga effettuata in modo corretto. Entriamo, quindi, nei dettagli per vedere come fare la successione del conto e quando, invece, non è necessaria.

Quando si avvia la successione del conto corrente e per quali conti

Se il defunto aveva un conto corrente, sia come unico titolare che cointestato, è fondamentale che i superstiti informino l’istituto di credito del decesso. Il consiglio è di fare la comunicazione il prima possibile, in modo tale da tutelare la corretta successione ereditaria e renderla più veloce.

Una volta presentati tutti i documenti richiesti dall’istituto di credito, quest’ultimo provvederà a suddividere i soldi sul conto tenendo conto delle quote ereditarie. In particolare, in presenza di patrimoni particolarmente elevati le banche possono anche richiedere la dichiarazione di successione.

Generalmente tale documento viene richiesto per cifre superiori al milione di euro. In ogni caso tale parametro differisce a seconda del regolamento dell’istituto di credito di riferimento.

Cos’è la dichiarazione di successione e a chi presentarla

Ma che cos’è la dichiarazione di successione? Ebbene, la dichiarazione di successione è un adempimento di natura prevalentemente fiscale, attraverso cui si comunica all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto. In questo modo, il Fisco può determinate le imposte dovute, tenendo conto della normativa vigente.

Andando in profondità, la dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità, dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che, in genere, corrisponde alla data di morte del contribuente.

Gli eredi possono presentare la dichiarazione di successione recandosi personalmente presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate dislocati sul territorio, oppure attraverso i servizi telematici mesi a disposizione sul sito dell’ente. In alternativa è possibile rivolgersi ad un intermediario abilitato.

Come funziona la procedura di successione del conto corrente

Una volta accertato il decesso del correntista, la banca provvede a bloccare immediatamente l’operatività del conto corrente in attesa della verifica degli eredi. In questo modo, nessuno può svolgere operazioni di nascosto dagli altri e la divisione viene svolta correttamente, tenendo conto delle regole di successione ereditaria previste dalla legge o dal testamento del defunto.

Per comunicare il decesso alla banca basta consegnare il certificato di morte del correntista e restituire tutti i prodotti correlati, quali libretti di assegni, carte di credito e carte di debito. Gli eredi devono provvedere anche a notificare all’istituto di credito la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Quest’ultima è fondamentale per accertare chi siano gli eredi e relative quote.

Per ottenerla è sufficiente fare apposita richiesta all’Anagrafe. Negli estremi della dichiarazione, inoltre, devono essere allegate le eventuali disposizioni testamentarie. Come già detto, inoltre, in determinati casi la banca può anche richiedere la dichiarazione di successione che deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate.

Documenti da allegare alla dichiarazione di successione

Nel momento in cui ci si ritrova alle prese con la dichiarazione di successione, è bene sapere che sono di versi i documenti da dover presentare. Tra questi si annoverano i seguenti.

  • Certificato o estratto di morte.
  • Certificato di ultima residenza del defunto o autocertificazione.
  • Documento di identità e codice fiscale, sia del defunto che degli eredi.
  • Atti di proprietà di eventuali immobili e terreni.
  • Copia atti di donazione effettuati dal defunto.
  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dall’erede che presenta la dichiarazione.
  • In caso di successione testamentaria bisogna presentare copia dell’eventuale testamento, autenticata dal notaio.
  • Eventuale rinuncia all’eredità, da effettuare entro tre mesi dal decesso presso il Tribunale competente, considerando l’ultima residenza del defunto o presso un notaio.
  • Dichiarazione della banca e/o della posta in merito ad eventuali conti correnti, libretti di risparmio o titoli in capo al defunto.
  • Dichiarazione della banca e/o della posta in merito ad eventuali passività, come residui di mutuo.
  • In presenza di società intestate al defunto bisogna anche presentare una stima del valore di eventuali beni societari alla data del decesso.

In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate oppure ad un intermediario abilitato come un CAF.

Quanto costa la successione del conto corrente? L’importo di tasse e parcelle

Stabilire a priori quanto costi una dichiarazione di successione non è possibile. Questo perché differisce a seconda del valore del patrimonio e dell’ente di riferimento. In linea generale, mediamente la tariffa applicata da un CAF si aggira sui 500 euro. A tale importo bisogna aggiungere imposte, marche da bollo, diritti di segreteria e visure catastali.

Un importo simile viene chiesto anche dal notaio presenza di pratiche di successioni semplici. In particolare, mediamente l’onorario di un notaio per patrimoni inferiori a 100 mila euro oscilla da 300 a 1.500 euro. Per successioni di patrimoni più elevati, i costi possono essere più elevati, tanto da poter essere pari a qualche migliaia di euro.

Imposte da pagare per la successione

In caso di successione bisogna calcolare l’imposta di successione che viene definita come differenziale tra l’attivo e il passivo patrimoniale. Entrando nei dettagli, si tratta di un’imposta pari minimo al 4% fino ad arrivare al massimo all’8% del patrimonio del defunto, tenendo conto del grado di parentale degli eredi. Ad esempio per il coniuge e i figli il tasso è pari al 4%, fermo restando una franchigia pari a 1 milione di euro ciascuno. Se il patrimonio non supera il milione di euro, pertanto, non bisogna pagare nessuna tassa. Se superiore alla franchigia, invece, si deve versare il 4%, calcolato sull’importo in eccesso.

Stesso modus operandi anche per fratelli e sorelle, che devono versare il 6% se il patrimonio supera la franchigia, pari, in questo caso, a 100 mila euro ciascuno. Tutti gli altri parenti fino al quarto grado devono pagare sempre il 6%, ma in questo caso non è prevista nessuna franchigia. In tutti gli altri casi l’aliquota dell’imposta di successione è dell’8%.

Nel caso in cui l’eredità presenti anche beni immobili, gli eredi dovranno pagare anche altre imposte come quella ipotecaria, catastale e l’imposta di bollo. In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi ad un professionista del settore per ottenere informazioni dettagliate, tenendo conto della propria situazione.

Come vengono divisi i soldi sul conto corrente in caso di successione

Le banca è molto scrupolosa nelle pratiche di successione, perché deve assicurare che quanto presente sul conto corrente venga diviso correttamente fra i soggetti interessati, tenendo conto delle quote ereditarie. Quest’ultime possono essere stabilite dalla legge, dal testamento oppure da entrambe nel caso in cui le disposizioni del testatore risultino essere incomplete.

La legge, ricordiamo, prevede il sistema della successione legittima, con eredi indicati dal Codice civile tenendo conto di un preciso schema di priorità e ripartizione del patrimonio. Se non vi è alcun tipo di testamento, quindi, si prendono come riferimento tale norme e si rispettano le relative quote.

Per calcolare le quote ereditarie, quindi, si deve innanzitutto controllare il testamento o in sua assenza le disposizioni del Codice civile in merito alla successione legittima. Si ottiene così una percentuale che deve essere applicata sull’intero asse ereditario. A titolo di esempio:

  • se l’erede è solo il coniuge, quest’ultimo avrà diritto al 100% del patrimonio;
  • se l’erede sono il coniuge e un figlio, avranno diritto al 50% ciascuno;
  • se sono chiamati a succedere il coniuge e più figli, le quote sono pari a 1/3 per il coniuge e 2/3 per i due figli.

Anche in questo frangente, in caso di dubbi si invita a consultare il Codice Civile, in particolare dall’articolo 565 e seguenti, per avere delucidazioni in merito. È consigliabile inoltre chiedere delucidazioni ad un professionista, come un CAF o notaio.

Quando non avviene la successione del conto corrente

Vi sono alcuni casi in cui non avviene la successione del conto corrente. Questo ad esempio avviene se il defunto ha già designato un determinato beneficiario tramite una clausola di beneficiario o un accordo di designazione di beneficiario. Stesso discorso in presenza di un conto corrente congiunto con diritto di sopravvivenza, dove la titolarità del conto corrente passa in modo automatico all’altro titolare, senza entrare nella successione.

Se il titolare del conto ha stabilito un trust e ha deciso di trasferire i fondi del proprio conto corrente a tale trust, allora i soldi in questione non rientrano nella successione. Ma non solo, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

«non c’è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie».

Iscriviti a Money.it