Tonfo delle azioni, crolla Hong Kong: cosa temono i mercati oggi?

Violetta Silvestri

6 Luglio 2023 - 08:28

Mercati crollano e Asia viaggia in profondo rosso oggi: i motivi sono una Fed aggressiva e rapporti Usa-Cina in peggioramento. Le azioni affondano su nuovi e vecchi timori per la stabilità globale.

Tonfo delle azioni, crolla Hong Kong: cosa temono i mercati oggi?

Borse in profondo rosso oggi: i mercati azionari dell’Asia-Pacifico crollano, prolungando il calo delle azioni globali, dopo che la Federal Reserve ha confermato la sua posizione da falco, mentre anche l’escalation della battaglia commerciale tra Cina e Stati Uniti indebolisce il sentiment degli investitori.

L’indice Hang Seng di Hong Kong ha evidenziato un tonfo di oltre il 3%, mentre i benchmark in Giappone e Australia sono scesi più dell’1%. Anche un indicatore che rappresenta le imprese cinesi a Hong Kong è diminuito e gli indici Shenzhen e Shanghai viaggiano in rosso verso la chiusura della seduta.

I rendimenti dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni sono saliti a un nuovo massimo di quattro mesi nel trading di Tokyo e il dollaro ha esteso il suo rialzo rispetto ai principali omologhi. Attualmente, l’indice del biglietto verde è in lieve calo a 102.

A innescare il nuovo e profondo nervosismo sono stati i verbali Fed, con la conferma di ulteriori rialzi dei tassi e le dinamiche relazioni tra Cina e Usa, con il segretario di Stato Yellen che arriva nella potenza asiatica pe runa visita ufficiale molto attesa.

Cina e Usa affondano i mercati oggi: cosa succede?

Usa e Cina stanno monopolizzando i mercati oggi, dopo che la Fed ha cementato le sue credenziali da falco con l’uscita de verbali e Janet Yellen ha iniziato un viaggio in Cina, proprio mentre Pechino ha deciso di limitare le esportazioni di gallio e germanio in una nuova tappa della aspra guerra commerciale tecnologica.

Nel dettaglio, le minute Fed hanno mostrato la divisione tra i responsabili politici sulla decisione di sospendere i rialzi nella riunione di giugno, con la propensione a un altro aumento a fine luglio. Gli operatori guardano con attenzione ai dati sull’occupazione negli Stati Uniti che usciranno tra oggi e domani e che illumineranno ulteriormente il percorso per i tassi di interesse.

Durante la notte negli Stati Uniti, i mercati hanno chiuso in ribasso sulla scia di queste notizie, con il Dow Jones Industrial Average in calo dello 0,38% e l’ S&P 500 dello 0,2%. Anche il Nasdaq Composite è diminuito dello 0,18%.

Da evidenziare che le azioni quotate a Hong Kong delle banche cinesi sono state tra le peggiori dell’indice Hang Seng
dopo che Goldman Sachs, secondo quanto riferito, ha declassato i suoi rating per i principali istituti di credito della terraferma.

Goldman Sachs ha abbassato il rating dell’Agricultural Bank of China da “sell” a “neutral”, oltre a declassare l’Industrial and Commercial Bank of China e Banca Industriale da “sell” a “buy”, ha riferito Reuters .

Il rapporto ha aggiunto preoccupazioni per l’esposizione delle banche al debito del governo locale.

Cina-Usa: disgelo o guerra? Yellen va a Pechino

I mercati attendono con trepidazione anche gli esiti della visita in Cina di Yellen, in uno dei momenti peggiori per le relazioni tra le due potenze.

L’atmosfera è decisamente gelida dopo l’avvertimento che i limiti alle spedizioni di gallio e germanio da parte del dragone sono “solo un inizio”. La Cina afferma che non sta prendendo di mira un paese in particolare, ma gli Stati Uniti, con l’aiuto di alleati un po’ meno accaniti in Giappone e Paesi Bassi, hanno aumentato per mesi le restrizioni al commercio di chip-tech con la Cina.

“Il sentimento si è inasprito per i tori azionari mentre le relazioni sino-americane fanno un altro passo indietro e gli investitori si sono adattati al fatto che la Fed rimane più aggressiva di quanto sperato”, ha affermato Matt Simpson, analista di mercato presso City Index.

Infine, altrove in Cina, la banca centrale ha esteso il sostegno allo yuan attraverso un tasso di riferimento giornaliero più forte, un giorno dopo che il suo quotidiano di punta ha pubblicato un commento in cui affermava che il paese dispone di ampi strumenti per stabilizzare l’indebolimento della valuta. Altri sforzi per sostenere lo yuan includevano una decisione tra le maggiori banche cinesi di ridurre i tassi sui 453 miliardi di dollari di depositi societari in dollari Usa del paese, il secondo taglio nel giro di poche settimane.

I segnali sono tutti poco rassicuranti sulla salute dell’economia globale, con attriti geopolitici sullo sfondo che peggiorano gli scenari.

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