Tredicesima mensilità nel lavoro domestico: le regole di calcolo e le date di pagamento.
È tempo di pagamento della tredicesima mensilità. In alcuni casi si è allo stesso tempo percettori quanto erogatori della gratifica natalizia: vale per quei lavoratori subordinati che hanno assunto un lavoratore domestico, come colf e badanti, in famiglia.
Poco meno di 1 milione di famiglie italiane, quindi, a dicembre - come stabilito dai Ccnl più rappresentativi di categoria - devono erogare la tredicesima mensilità seguendo le regole di calcolo previste dalla normativa. Ad esempio, è necessario che la tredicesima di colf e badanti sia comprensiva dell’indennità sostitutiva di vitto e alloggio.
Una spesa significativa, specialmente quest’anno che i costi per colf e badanti sono aumentati notevolmente per effetto della rivalutazione; a tal proposito, ecco le istruzioni per il calcolo della tredicesima nel lavoro domestico, nonchè sulle date di pagamento.
Calcolo tredicesima mensilità colf, badanti e lavoratori domestici
Visto l’avvicinarsi delle festività natalizie vediamo come fare per calcolare la tredicesima di colf, badanti e in genere lavoratori domestici.
La tredicesima mensilità corrisponde ad un dodicesimo dell’intera retribuzione annua. I datori di lavoro domestico sono obbligati a pagarla in favore di colf, badanti e collaboratori familiari in occasione delle festività natalizie.
I lavoratori domestici rientrano a tutti gli effetti nella categoria di lavoratori subordinati, anche se si tratta di un rapporto di lavoro peculiare.
Se la colf o badante presta servizio per più famiglie ogni datore di lavoro è tenuto ad effettuare il calcolo della quota di tredicesima sulla base della retribuzione oraria corrisposta.
Si ricorda che la tredicesima matura anche durante le assenze per malattia, infortunio sul lavoro e maternità per la parte non liquidata dagli enti previdenziali preposti.
Come calcolare la tredicesima
Vediamo di seguito due esempi di calcolo della tredicesima per colf, badanti e lavoratori domestici assunti a ore ovvero a tempo pieno, nella quale ricordiamo è compresa anche l’indennità di vitto e alloggio.
1) Calcolo tredicesima colf e badanti assunti a ore
Cosa succede nel caso una colf o badante sia assunta con contratto a ore?
Anche in questo caso alla lavoratrice o al lavoratore è garantito il diritto a ricevere la tredicesima a dicembre.
Per calcolare la tredicesima per colf o badanti assunti a ore si deve moltiplicare la paga oraria per il numero di ore di lavoro svolto nella settimana, dopodiché moltiplicare per 52 - ovvero le settimane lavorative in un anno - e dividere il tutto per 12.
Ad esempio, se una colf è assunta per 30 ore a settimana e riceve una paga oraria pari ad 8 euro, l’importo della tredicesima verrà così calcolato:
8 (paga) * 30 (ore settimanali)) * 52 (settimane/12 (mesi dell’anno) = 1.040 euro.
2) Calcolo tredicesima colf e badanti assunti a tempo pieno
Nel caso di colf o badanti assunti con contratto a tempo pieno la tredicesima è pari ad una mensilità normale.
Per calcolare l’importo della tredicesima bisognerà moltiplicare la retribuzione mensile per il numero di mesi di lavoro della colf e dividere il risultato per 12, ovvero il numero di mesi in un anno.
In questo caso il calcolo dell’importo da corrispondere come tredicesima è molto semplice: nel caso di lavoratore assunto da più di un anno l’importo della tredicesima è lo stesso di quello dello stipendio, senza bisogno di calcoli aggiuntivi.
Nel caso di rapporto di lavoro iniziato durante l’anno, bisognerà moltiplicare la retribuzione mensile per il numero di mesi di lavoro della colf e dividere il risultato per 12, ovvero il numero di mesi in un anno.
In sostanza, la tredicesima deve essere ridotta proporzionalmente in dodicesimi e le frazioni pari o superiori a 15 giorni si computano per intero.
Ad esempio, se la colf è stata assunta il 20 maggio, la tredicesima mensilità deve essere corrisposta nella misura di 7 dodicesimi, calcolando il mese per intero.
Quando va pagata la tredicesima a colf e badanti
Fatta chiarezza sulle regole di calcolo, soffermiamoci sulla data di pagamento che come per il resto dei lavoratori subordinati viene definita dal contratto collettivo di riferimento. A tal proposito, tanto il Ccnl di Assindatcolf, quanto quello siglato dalle sigle Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, UILTuCS, Federcolf, lasciano ampia discrezionalità al datore di lavoro.
Non c’è infatti un giorno esatto di pagamento, né tantomeno è obbligatorio pagare la tredicesima contestualmente allo stipendio. Qui, infatti, viene stabilito che la tredicesima deve essere riconosciuta al lavoratore domestico “in occasione del Natale” e comunque “entro il mese di dicembre”.
C’è tempo, quindi, fino al 31 dicembre per pagare la tredicesima e non rischiare che il lavoratore ricorra nelle dovute sedi per mancato pagamento della retribuzione.
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