Donald Trump sta preparando una legge contro l’aborto negli Stati Uniti

Alessandro Cipolla

6 Febbraio 2019 - 09:58

Durante il discorso sullo stato dell’Unione, Donald Trump tra i vari argomenti toccati è tornato alla carica per una legge contro l’aborto, tema molto caro ai potenti evangelici.

Donald Trump sta preparando una legge contro l’aborto negli Stati Uniti

C’era molta attesa per il discorso di Donald Trump sullo stato dell’Unione, il secondo da quando è stato eletto presidente. Tanti infatti erano i temi caldi in agenda: dallo shutdown solo sospeso in attesa di un accordo sul famigerato muro lungo i confini con il Messico, fino alla crisi politica in Venezuela dove Washington è tra i maggiori sostenitori di Juan Guaidó.

Ad assistere al discorso nell’aula del Congresso c’era però anche una visibile macchia bianca, formata dalle deputate democratiche che hanno scelto di vestirsi tutte di bianco per difendere i diritti delle donne.

Il motivo? Trump è tornato infatti alla carica per una legge contro l’aborto negli Stati Uniti, argomento spesso citato dal tycoon e che adesso potrebbe subire un’accelerata anche per strizzare l’occhio alla potentissima comunità degli evangelici.

Trump e la legge contro l’aborto

Il 20 gennaio 2017 Donald Trump si è insediato ufficialmente alla Casa Bianca come 45° Presidente degli Stati Uniti. Nella sua prima settimana nello Studio Ovale, il tycoon ha firmato un ordine esecutivo dove si ripristina il bando alle erogazioni, circa 600 milioni di dollari, a quelle Ong internazionali che nel mondo (specie in Africa) danno assistenza sanitaria a chi decide di abortire diffondendo anche sistemi contraccettivi.

Si tratta di una legge introdotta da Ronald Reagan nel 1984, che poi veniva puntualmente sospesa ogni volta che un Democratico saliva al potere, cosa avvenuta anche durante gli otto anni dell’amministrazione Obama.

Già durante la campagna elettorale del 2016 Trump aveva già espresso la sua posizione sull’aborto, con la pratica che secondo il magnate sarebbe dovuta diventare illegale negli Usa e “puniti” chi lo pratica.

La scelta poi di nominare Vicepresidente Mike Pence, un “rinato cattolico evangelico” da sempre contrario all’aborto e ai diritti della comunità LGBT, è stato un chiaro segnale su quale direzione intende prendere la sua amministrazione.

Nel gennaio 2018 al Senato invece è approdato un disegno di legge che rendeva illegale, salvo eccezioni, l’aborto dopo le 20 settimane di gravidanza. Il testo però non ha raggiunto i voti necessari per andare avanti.

Dobbiamo difendere chi non può difendersi” aveva commentato Trump, annunciando però di non volere fermarsi dopo la bocciatura “chiedo al Senato di riconsiderare la sua decisione e approvare una legge che celebra, protegge e conserva la vita”.

Nel maggio 2018 però ecco che il Presidente presenta una nuova norma. Le organizzazioni nazionali americane, dagli ospedali fino alle piccole cliniche, per accedere ai fondi del programma Title X dovranno cancellare i loro servizi relativi all’aborto.

Adesso nel suo discorso al Congresso, Donald Trump è tornato a chiedere una legge contro l’aborto, tra gli applausi dei Repubblicani e la protesta in bianco delle deputate Democratiche.

Una nuova sterzata quella del tycoon che di certo avrà fatto piacere agli evangelici, una comunità molto potente negli Stati Uniti e che tra i suoi fedeli nel mondo può contare anche su quel Jair Bolsonaro fresco nuovo presidente del Brasile.

Negli Usa gli evangelici sono circa 100 milioni, con l’85% di loro che si stima abbia votato per Trump nel 2016. In vista delle elezioni del 2020, il Presidente non vorrà di certo deludere questo importante bacino elettorale, e una legge contro l’aborto può essere la migliore carta da giocare in una campagna elettorale che già si preannuncia accesa e combattuta.

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