A poche settimane all’avvio del campionato di Serie A, la Juventus vola in Borsa. Le quotazioni della società bianconera sono inserite in una fase laterale, che se rotta potrebbe portare i prezzi ai top storici
Seduta all’insegna dei rialzi per le azioni Juventus, che mettono a segno un +4,31%, al momento della scrittura. A poche settimane all’inizio del campionato di Serie A, la Vecchia Signora ha già messo a segno un importante primato: secondo uno studio pubblicato dal Boston Consulting Group, la società bianconera si è classificata al vertice delle società italiane per valore creato agli azionisti nel 2019 (clicca qui per approfondire).
Juventus, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, i corsi delle azioni Juventus sono inseriti in una fase laterale da giugno 2019, delimitata dal supporto a 1,444 euro e dalla resistenza a 1,60 euro.
Dopo i ribassi dello scorso 14 agosto, i prezzi hanno testato la parte inferiore della compressione, incontrando anche la linea di tendenza che collega i minimi del 26 ottobre 2018 a quelli del 24 aprile 2019. L’impulso rialzista in essere ha messo in luce la presenza dei compratori, evidenziata dal progressivo aumento di range delle barre rialziste.
Le quotazioni sembrano ora dirette al test di quota 1,60 euro che, se dovesse subire una violazione permetterebbe ai prezzi di mirare all’ultimo livello di concentrazione di offerta prima dei top storici, fornito dalla trendline che collega i massimi del 20 settembre 2018 a quelli del 16 aprile 2019.
La situazione per i compratori si complicherebbe solo in caso di breakout di area 1,3640 euro, dove verrebbe di fatto confermata sia la violazione del livello dinamico ascendente menzionato prima, sia della media mobile semplice a 200 giorni.
Strategie operative su Juventus
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero implementare strategie di stampo long mirando alla continuazione della tendenza in caso di chiusura superiore a 1,62 euro. Lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 1,515 euro, mentre l’obiettivo principale a 1,75 euro. Un target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 1,813 euro.
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