I prezzi della società di telecomunicazioni sono nuovamente in difficoltà e sono tornate a ridosso del fondamentale supporto a 0,4772 euro. Vista la forte pressione di vendite che caratterizza il titolo si potrebbero privilegiare strategie short di scaling-in con entrate distribuite sulle eventuali prese di beneficio
Seduta di forti vendite su Telecom Italia, che si attesta a 0,4835 euro, deprezzandosi dell’8,15%. A pesare sulle quotazioni è l’annuncio della società avvenuto ieri sera, in cui afferma come il 2018 si chiuderà con un Ebitda domestico negativo, aggiungendo inoltre che le dinamiche che hanno portato a questo risultato si ripercuoteranno anche nel 2019 (per approfondire).
Telecom Italia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Gli operatori hanno reagito con pesanti vendite sul titolo, facendolo aprire in gap down e portando bruscamente i corsi verso il baluardo del fronte rialzista a 0,4772 euro, area che in passato si è rivelata capace di respingere gli operatori ribassisti per ben cinque volte.
Dal punto di vista tecnico, un numero così elevato di test riduce la possibilità di tenuta del livello, rendendo quindi possibile la segnatura di nuovi minimi dal 7 agosto 2013.
Il rimbalzo messo in piedi dai prezzi dallo scorso 2 gennaio, fermato dalla media mobile a 50 giorni, potrebbe essere quindi attribuibile ad un “effetto scia” delle buone performance del mercato azionario globale.
Si ricorda infatti come il titolo sia inserito in un forte downtrend, che potrebbe essere pronto a compiere un’altra accelerazione.
Sul grafico non ci sono ancora segnali di inversione, il crollo di oggi sta annullando il pattern di engulfing bearish costruito sul grafico settimanale.
In questo contesto, eventuali prese di beneficio da parte dei venditori possono essere considerabili come occasioni per partecipare ad un movimento così intenso.
Strategie operative su Telecom Italia
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi, al momento non sembrano esserci condizioni operative favorevoli sul rapporto di rischio/rendimento.
Si potrebbero pertanto valutare strategie short con entrate scalari in tre diversi punti, da incrementare sulla forza.
A tal proposito, si potrebbe valutare un primo ingresso short a 0,50 euro, il secondo a 0,533 euro e il terzo a 0,5420 euro. Quest’ultima zona corrisponde al test della linea di tendenza discendente che collega i top del 7 e 8 maggio 2018. Il prezzo medio di carico è così pari a 0,525 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 0,583 euro, l’obiettivo principale a 0,48 euro e l’obiettivo finale a 0,45 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti