L’analisi tecnica sul Dollar Index evidenzia come se i corsi dovessero violare la SMA 200, i venditori avrebbero campo libero fino a quota 94 punti. L’algoritmo è infatti un coriaceo supporto che da maggio 2018 ha sempre fermato i tentativi di affondo dei ribassisti
La prima parte della seduta di oggi è all’insegna dell’incertezza sul Dollar Index, che negli scorsi giorni ha subito un deprezzamento a causa dell’atteggiamento estremamente accomodante del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, il quale ha messo sul tavolo l’ipotesi di un taglio dei tassi già nel meeting di luglio.
Dollar Index, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, le quotazioni dell’indice del Dollaro Usa hanno formato una figura di doppio massimo a 98,322 punti, confermato lo scorso 6 giugno. I ribassi delle scorse sessioni hanno permesso ai venditori di effettuare il breakout deciso della linea di tendenza che collega i minimi del 16 febbraio a quelli del 26 marzo 2018.
Oltre a questo, se si estende in basso l’altezza del double top menzionato prima, si osserverà che l’obiettivo minimo del modello è in area 95,74 punti: ciò significa che, per raggiungere questo target, i corsi debbano effettuare la violazione della media mobile semplice a 200 giorni.
Da maggio 2018, questo algoritmo ha respinto tutti gli attacchi dei venditori. Una violazione della SMA 200 proietterebbe i prezzi verso il supporto statico a 94 punti.
Se i ribassi dovessero prendere piede, a beneficiarne maggiormente sarebbe il cambio Eur/Usd, che nelle ultime sessioni ha visto la sua struttura grafica migliorare in modo deciso.
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