Le azioni Juventus proseguono una seduta all’insegna dell’incertezza, accogliendo in maniera tiepida l’arrivo di Sarri sulla panchina Bianconera. L’analisi tecnica evidenzia come la fase ascendente sia comunque intatta. Vediamo come operare
La Borsa accoglie freddamente l’arrivo di Sarri sulla panchina della Juventus, con le azioni Bianconere che registrano, al momento della scrittura, una flessione dello 0,29%. L’ex tecnico di Napoli e Chelsea ha da poco firmato un contratto dalla durata di tre anni, dal valore di sette milioni di euro netti a stagione (per approfondire).
Juventus, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, venerdì le quotazioni sono state respinte dalla resistenza a 1,60 euro, lasciata in eredità dai top del 28 gennaio scorso. La discesa ha permesso ai venditori di rompere la linea di tendenza che collega i minimi del 14 maggio a quelli del 4 giugno 2019.
Questa violazione complica la struttura grafica di breve periodo: se i prezzi dovessero portarsi al di sotto del supporto statico a 1,444 euro, si potrebbe assistere ad una correzione più profonda che mirerebbe al retest della media mobile semplice a 200 giorni, corrispondente al transito della linea di tendenza che collega i minimi del 26 ottobre 2018 a quelli del 24 aprile 2019.
In generale, il trend resta ancora orientato a rialzo, ed eventuali ritracciamenti possono ancora essere sfruttati come occasioni long: questa ipotesi viene confermata dal fatto che il gap del 17 aprile 2019 non sia ancora stato chiuso completamente.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero ancora valutare strategie di matrice long nel caso in cui i compratori riescano a reagire in area 1,444 euro. Lo stop loss andrebbe posto a 1,38 euro, mentre l’obiettivo principale a 1,52 euro. Il target più ambizioso resta collocato a 1,6655 euro, corrispondente alla chiusura del gap down menzionato prima.
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