Il governo Draghi sta mettendo a punto il decreto luglio con nuovi aiuti per le famiglie italiane: verso conferma per bollette e benzina meno care, in arrivo anche un taglio del cuneo fiscale.
Bollette e benzina meno care e stipendi più alti. Sono questi gli interventi che il governo vuole mettere a punto in vista del decreto luglio, un provvedimento che l’esecutivo guidato da Mario Draghi potrebbe varare all’inizio del prossimo mese per contrastare l’inflazione e il caro energia.
Il presidente del Consiglio vuole introdurre nuovi aiuti per le famiglie e confermare quelli già esistenti in tema di bollette e carburante. La novità principale riguarda il nuovo taglio del cuneo fiscale a cui sta pensando l’esecutivo: riguarderebbe chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro.
Draghi vuole mettere in campo questo intervento a luglio per confermare alcune misure e introdurne altre che potrebbero restare in vigore fino a fine anno. Poi ci penserà la legge di Bilancio a renderle, eventualmente, strutturali e confermarle anche per il 2023. Ma cosa conterrà il decreto luglio? Vediamo quali sono le ipotesi.
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Decreto luglio, il nodo coperture
Il primo obiettivo del governo è tagliare di quattro punti percentuali il cuneo fiscale, confermando inoltre gli aiuti alle famiglie. Serviranno almeno 10 miliardi di euro, secondo le prime previsioni. Due potrebbero arrivare da una maggiore tassazione sui profitti delle aziende energetiche e potrebbero servire proprio a coprire i costi del taglio del cuneo fiscale. Ma per gli altri bisogna ancora capire dove reperirli senza ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio, tanto che c’è già chi pensa anche a un incremento del gettito Iva.
Il taglio delle accise sulla benzina
Il primo intervento sarà sul taglio delle accise sul carburante: anche dopo l’8 luglio dovrebbe essere confermato lo sconto sul prezzo di benzina e diesel. Il taglio delle accise, comprensivo della riduzione dell’Iva su quella parte di costo, consente di risparmiare al distributore 30,5 centesimi di euro al litro. Per rinnovare la misura servirà un miliardo di euro al mese, per un totale di circa 6 miliardi fino alla fine dell’anno.
Bollette più basse, verso conferma anche a luglio
Il decreto luglio dovrebbe confermare anche le misure attualmente in vigore contro il caro bollette. Nello specifico, dovrebbe essere rinnovato il taglio sugli oneri di sistema e lo sconto del 5% sull’Iva per il metano domestico. Non è ancora chiaro per quanti mesi verrà confermato l’intervento.
Il taglio del cuneo fiscale con il decreto luglio
L’altro intervento che vuole mettere in campo Draghi è un taglio del cuneo fiscale che riguarderebbe chi guadagna meno di 35mila euro e ha già uno sgravio dello 0,8%. Percentuale che potrebbe raddoppiare e passare all’1,6% da settembre fino alla fine del 2022.
Vorrebbe dire un aumento in busta paga che potrebbe arrivare fino a circa 75 euro al mese. Il costo totale di questa operazione si aggirerebbe intorno ai 2,5 miliardi di euro. Poi l’esecutivo potrebbe valutare di far diventare questo intervento strutturale con la prossima manovra. Ma c’è anche il rischio che la misura venga introdotta in forma parziale: nel caso in cui non si trovino abbastanza risorse il taglio del cuneo fiscale potrebbe riguardare solamente chi ha un reddito inferiore ai 20mila euro.
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