Quali scontrini e fatture si devono conservare per avere le detrazioni fiscali 2025? Per ridurre l’Irpef e spesso ottenere dei rimborsi è possibile portare in detrazione molte spese. Ecco l’elenco.
Qual è l’elenco delle detrazioni nel 730/2025 che permettono di risparmiare sull’Irpef?
Alla vigilia della stagione della dichiarazione dei redditi 2025, per i redditi prodotti nel 2024 è importante conoscere le spese scaricabili in modo da avere un risparmio di imposta. In molti casi si può ottenere un rimborso anche di notevole entità, molto dipende anche dalla capienza fiscale.
Come ogni anno è possibile portare in detrazione le spese sostenute al fine di ottenere uno sconto di imposta.
Le detrazioni riguardano spese sostenute per sé e per persone fiscalmente a carico e vanno applicate dopo aver calcolato l’imposta dovuta in quanto incidono direttamente sul suo ammontare. Sono considerati familiari a carico coloro che nel periodo d’imposta di riferimento (per la dichiarazione dei redditi 2025 quindi si tratta del 2024) hanno conseguito un reddito non superiore ai 2.840,51 euro (compresi gli oneri deducibili).
Per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito è invece è aumentato a 4.000 euro.
Nella maggior parte dei casi le detrazioni sono riconosciute solo per una parte della spesa effettivamente sostenuta (ad esempio per le spese sanitarie è prevista una franchigia di 129,11 euro) e su tale quota deve essere applicata un’aliquota che varia in base alla spesa.
Spesso, ma non sempre, le detrazioni sul 730 possono essere fatte valere sulla capienza fiscale, quindi nel caso in cui il valore delle detrazioni maturate dovesse essere superiore alle imposte versate dal sostituto, o da versare, il residuo sarà perso.
Ecco nel dettaglio le detrazioni di cui è possibile fruire nella prossima dichiarazione dei redditi, anche con modello Redditi Persone Fisiche.
Detrazioni 2025, novità importanti per redditi superiori a 50.000 euro
Occorre ricordare che quest’anno c’è un’importante novità, infatti, questa è la prima dichiarazione dei redditi in cui trovano applicazione le 3 aliquote Irpef in luogo delle 4 precedenti. Non solo, al fine di evitare un impatto eccessivo del taglio delle aliquote sulle entrate fiscali, per il solo anno di imposta 2024, si applica una franchigia di 260 euro per le detrazioni con aliquota al 19% per i redditi superiori ai 50.000 euro. Tale franchigia non trova applicazione per le spese mediche per le quali, d’altronde, è già prevista una specifica franchigia.
Tutte le detrazioni nel modello 730/2025
Nel modello 730/2025 le detrazioni di cui si vuole usufruire, e che possono avere a oggetto solo spese dimostrabili, devono essere indicate nel Quadro E “Oneri e spese”.
Le detrazioni 730/2025 possono essere così delineate:
- spese sanitarie, sono ricomprese anche le spese per la casa di riposo, limitatamente alle spese sanitarie;
- spese sanitarie per le quali è stata richiesta la rateizzazione negli anni precedenti (spese sanitarie superiori a 15.493,71 euro);
- spese per minori o maggiorenni con Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento);
- spese per acquisto e mantenimento cane guida;
- spese per veicoli per persone con disabilità;
- spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi;
- spese per assistenza personale (solo nel caso in cui sia in favore di persone non autosufficienti nel compimento degli atti della vita quotidiana, tra cui anche persone che hanno bisogno di sorveglianza);
- interessi per mutui e prestiti;
- spese per compensi a intermediari nel settore immobiliare per l’acquisto di un immobile a titolo di abitazione principale;
- spese notaio;
- spese condominiali
- spese di istruzione (universitaria, non universitaria, asili nido);
- spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
- spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale;
- spese per iscrizione annuale o abbonamento AFAM per ragazzi (Alta Formazione Artistica e Musicale, come i Conservatori);
- spese per attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive);
- spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
- spese veterinarie;
- spese funebri;
- detrazione canone di locazione;
- Erogazioni liberali in favore di:
a) istituti scolastici di ogni ordine e grado;
b) popolazioni colpite da calamità;
c) società e associazioni sportive dilettantistiche;
d) società di cultura Biennale di Venezia;
e) attività culturali e artistiche;
f) enti operanti nello spettacolo;
g) fondazioni nel settore musicale;
h) fondi per l’ammortamento Titoli di Stato;
i) partiti politici (in questo caso la detrazione è al 26% e non al 19% come nei casi precedenti);
l) Onlus, APS, Enti del Terzo Settore, associazioni di volontariato; - contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
- premi assicurativi, in questo caso non tutti sono detraibili, ma solo assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, in favore di persone con grave disabilità, a tutela di persone a rischio non autosufficienza, rischio di eventi calamitosi;
- spese per canoni di leasing di immobili da adibire ad abitazione principale;
- spese relative ai beni soggetti a regime vincolistico, la detrazione viene riconosciuta solo in favore di soggetti obbligati a porre in essere interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni stessi.
Occorre fare delle precisazioni in merito all’elenco appena visto. Le spese detraibili per ottenere le agevolazioni fiscali devono essere sostenute con mezzi di pagamento tracciabili. Escluse le agevolazioni, tranne pochi limitati casi, se le spese sono sostenute con contanti. Vi è però un’eccezione e a fornire chiarimenti è proprio l’Agenzia delle Entrate. In caso di agevolazioni previste per l’acquisto di auto per disabili, si può ottenere la detrazione fiscale anche in caso di permuta.
Detrazioni 730/2025 per gli interventi in edilizia
Un capitolo a parte deve essere dedicato alle detrazioni riconosciute per gli interventi in edilizia. In questo caso, infatti, è possibile usufruire di diversi bonus che in realtà sono detrazioni fruibili su più anni di imposta.
In questa sezione devono essere segnalati:
- ecobonus;
- bonus ristrutturazioni;
- superbonus la percentuale è riconosciuta per i lavori eseguiti nel 2024 la percentuale riconosciuta è al 70% ( si ricorda però che chi ha optato negli anni precedenti per le detrazioni fiscali potrà usufruire ancora per i lavori eseguiti in passato di tali percentuali, ad esempio per i lavori eseguiti nel 2023 la percentuale del beneficio era al 90%);
- bonus mobili;
- bonus verde prorogato fino al 2024 con detrazione del 36% fino a una spesa massima di 5.000 euro;
- bonus sicurezza
- sismabonus;
- bonus barriere architettoniche.
Ricordiamo che con il decreto del 16 febbraio 2023 (decreto Cessioni) è venuta meno la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, è quindi possibile fruire solo delle detrazioni fiscali.
Infine, specifichiamo che la Legge di Bilancio 2025 è intervenuta in modo pesante sulle agevolazioni previste per i bonus edilizi, ma questi tagli andranno a ricadere nella dichiarazione dei redditi 2026.
Detrazioni 2025: limiti
Può capitare di non essere a conoscenza di alcune detrazioni fiscali e quindi di aver perso dei benefici fiscali, in questo caso è possibile portare in detrazione le stesse in un anno di imposta diverso rispetto a quello in cui sono state sostenute le spese?
Le detrazioni fiscali possono essere richieste entro 5 anni. Anche se non si richiede un beneficio fiscale con la presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, può essere richiesto in un secondo tempo presentando la dichiarazione integrativa, e questo anche se presentazione della dichiarazione ordinaria non vi sia menzione del beneficio spettante.
A chiarire i dubbi su tale possibilità è la Corte di Cassazione con l’ordinanza 14889 del 28 maggio 2024. Se si dimentica una detrazione fiscale con la presentazione della dichiarazione annuale, quindi, c’è tempo fino al termine ultimo previsto dalla legge per recuperare l’agevolazione.
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