Estratto conto storico del defunto, a cosa serve e come richiederlo

Ilena D’Errico

5 Ottobre 2024 - 00:33

L’estratto conto storico del defunto è un documento fondamentale per gli eredi: permette di valutare l’asse ereditario in modo preciso. Ecco chi può richiederlo e come fare.

Estratto conto storico del defunto, a cosa serve e come richiederlo

Gli eredi possono avere la necessità di verificare, insieme allo stato patrimoniale del defunto, anche i movimenti avvenuti sul conto corrente. Questo permette di individuare difformità e rintracciare movimenti, come delle donazioni, rilevanti per l’asse ereditario o addirittura che il conto corrente non sia stato svuotato prima della morte. Di norma, gli istituti di credito inviano ai propri clienti dei rendiconti periodici, ma è probabile che il defunto non li abbia conservati, oppure che gli eredi non sappiano dove trovarli. Oltretutto, servirebbero rendiconti relativi a un periodo piuttosto lungo e si tratta di documenti che difficilmente vengono conservati a lungo. Ecco perché ci si chiede se gli eredi possono richiedere l’estratto conto storico del defunto.

Cos’è l’estratto conto storico

Tutti coloro che hanno un conto corrente aperto in un istituto di credito conoscono bene l’estratto conto, quel documento che riporta nero su bianco tutte le transazioni di un certo periodo di tempo, di solito mensile. L’estratto conto storico non è altro che lo stesso documento relativo a un periodo di tempo molto più esteso, di norma relativo agli ultimi 10 anni ma - come approfondiremo - anche oltre.

Lo storico dell’estratto conto serve quindi a documentare tutti i movimenti che hanno interessato il conto corrente, come bonifici in entrata e in uscita, ma anche prelievi e versamenti. Per esempio, il correntista potrebbe richiederlo per provare di aver eseguito un determinato pagamento a distanza di tempo.

A cosa serve l’estratto storico del defunto

Non sempre c’è bisogno dell’estratto conto storico del defunto, ma in alcuni casi questo documento può tornare incredibilmente utile agli eredi. In particolare, lo storico dell’estratto conto consente di determinare con notevole precisione il patrimonio ereditario perché mette in luce eventuali donazioni effettuate in favore di alcuni eredi o terze persone che potrebbero essere rilevanti per l’eredità, ad esempio in caso di violazione della legittima.

Ancora, l’estratto conto storico può servire a provare l’estinzione di un debito del defunto ed evitare ulteriori pretese dei creditori. Infine, l’estratto conto storico è fondamentale per mettere in luce eventuali prelievi non autorizzati sul conto del defunto oppure per provare l’accettazione tacita di un altro erede.

Estratto conto storico del defunto, chi può richiederlo

La normativa precisa che il titolare del conto ha il diritto di richiedere una copia della documentazione relativa agli ultimi 10 anni, perciò il cliente può chiedere e ottenere dalla banca l’estratto conto storico relativo a quel periodo in qualsiasi momento. Al titolare del conto, per quanto riguarda questo diritto, sono equiparati tutti i soggetti che succedono al correntista oppure subentrano nell’amministrazione dei suoi beni. Sostanzialmente, sono autorizzati a questa operazione:

  • Gli eredi.
  • Il curatore fallimentare.

Ne consegue che gli eredi possono richiedere l’estratto conto storico del defunto e quindi verificare i movimenti relativi agli ultimi 10 anni, per prendere conoscenza degli aspetti rilevanti per l’eredità.

Cosa possono chiedere gli eredi alla banca del defunto

Come accennato, la normativa bancaria equipara il correntista ai suoi eredi. Ne consegue per questi ultimi la possibilità di chiedere copia della documentazione e dei contratti relativi a:

  • Conto corrente.
  • Mutuo.
  • Cassette di sicurezza.
  • Deposito di titoli.
  • Piano di accumulo.
  • Libretti di risparmio.

Gli eredi sono parimenti autorizzati a ricevere dall’istituto di credito tutte le informazioni riguardo al rapporto intrattenuto dal defunto; quindi, gli eredi possono verificare la presenza di:

  • Conti correnti.
  • Polizze vita.
  • Libretti di risparmio.
  • Conto titoli.
  • Cassette di sicurezza.

Riguardo a questi rapporti, gli eredi possono richiedere anche il loro stato e le movimentazioni bancarie, oltre al dettaglio delle operazioni, ad esempio la copia di un bonifico.

Come richiedere l’estratto conto storico del defunto

Dato che il diritto degli eredi di conoscere le informazioni bancarie del defunto è espressamente riconosciuto dalla normativa di riferimento, per effettuare la richiesta dell’estratto storico non servono documenti particolari, né autorizzazioni di sorta. In particolare, la richiesta può essere presentata alla banca – anche senza l’assistenza di un avvocato – tramite:

  • L’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
  • L’inoltro di una pec all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’istituto.
  • La consegna a mano della richiesta scritta, purché si richieda alla banca il timbro con la data sulla ricevuta.

Le possibilità a disposizione degli eredi sono limitate dal fatto che la data della richiesta deve essere provabile, in quanto la banca ha un termine massimo di 90 giorni per produrre agli eredi la documentazione richiesta. In caso di diniego, gli eredi possono rivolgersi all’Arbitro bancario finanziario per la conciliazione e, in caso di insuccesso, adire le vie legali chiedendo anche un risarcimento danni.

Per essere valida, comunque, la richiesta deve indentificare i richiedenti e gli elementi essenziali per rintracciare i rapporti del correntista. Nel dettaglio, la richiesta – sottoscritta dagli eredi – deve contenere:

  • Dati del defunto titolare del rapporto.
  • Tipo di rapporto per cui si effettua la richiesta.
  • Periodo di tempo in cui si sono svolte le operazioni da rintracciare.
  • Fotocopia del documento di identità degli eredi.
  • Certificato di morte del correntista.

Quanto costa la richiesta dell’estratto conto storico

La banca non può richiedere alcun pagamento per il rilascio della documentazione, ma agli eredi possono essere comunque addebitati i costi per le spese relative alla ricerca, alla produzione e alla spedizione dei documenti richiesti. Gli istituti di credito possono anche applicare una tariffa forfettaria, la quale non tiene conto delle singole pagine stampate, bensì dell’intero documento.

Oltretutto, l’Arbitro bancario finanziario di Milano ha stabilito che la produzione della documentazione richiesta non può essere subordinata al pagamento delle spese, altrimenti ci sarebbe la lesione di un diritto degli eredi del correntista. In altre parole, la banca è tenuta a rilasciare i documenti in seguito alla richiesta e non può attendere il pagamento delle spese. In ogni caso, se la documentazione viene ritirata dagli eredi in filiale non devono essere pagate le spese di spedizione, ma l’istituto di credito può comunque addebitare i costi di stampa e ricerca.

Entro quanto tempo arriva l’estratto conto storico

Gli eredi sono spesso preoccupati delle tempistiche, ma la legge predispone regole piuttosto precise per evitare incongruenze. Nel dettaglio, il Testo unico bancario impone un termine di 90 giorni per la consegna dell’estratto conto storico, che decorrono dalla data della richiesta (certificata dalla ricevuta di ritorno della raccomandata o della pec inviata all’istituto di credito).

La stessa normativa impedisce alla banca di rifiutare la richiesta legittima proveniente dal titolare del conto corrente o dai suoi eredi. In caso contrario, gli interessati possono rivolgersi all’Arbitro bancario finanziario ed eventualmente adire le vie legali. Questa regola si applica esclusivamente alla documentazione relativa agli ultimi 10 anni.

Chiedere l’estratto conto storico antecedente agli ultimi 10 anni

Secondo la normativa, la banca è obbligata a fornire l’estratto conto storico relativamente agli ultimi 10 anni del rapporto al momento della richiesta. Di conseguenza, l’istituto di credito può rifiutare di concedere agli eredi un estratto conto relativo a un periodo antecedente. La Corte di cassazione, tuttavia, è intervenuta su questo punto, stabilendo l’onere di produrre estratti integrali per la banca richiedente il pagamento del saldo del conto. Un’ulteriore sentenza del 2017, poi, ha ribadito l’obbligo della banca di fornire la documentazione dall’apertura del conto in seguito.

Anche se queste sentenze potrebbero rivelarsi in contrasto con la normativa bancaria, gli istituti di credito tendono spesso ad adeguarsi ai precedenti di giurisprudenza per evitare inconvenienti. Gli eredi a cui viene rifiutato l’estratto conto storico precedente gli ultimi 10 anni, infatti, potrebbero vincere un ricorso legale a riguardo, visto l’obbligo di produrre la documentazione integrale all’estinzione del rapporto.

Argomenti

# Legge

Iscriviti a Money.it