Fed e Bce guidano i mercati oggi. Quali novità sui tagli dei tassi?

Violetta Silvestri

26/06/2024

Nuove dichiarazioni sui tagli dei tassi da parte di Fed e Bce impattano sui mercati oggi. Gli investitori scommettono sulle mosse delle banche centrali, che influenzano azioni, obbligazioni, valute.

Fed e Bce guidano i mercati oggi. Quali novità sui tagli dei tassi?

I mercati dell’Asia-Pacifico sono stati contrastati nella sessione odierna, con il tasso di inflazione australiano in rialzo per il terzo mese consecutivo, mentre i semiconduttori e i titoli correlati hanno registrato un balzo dopo il rally di Nvidia durante la notte.

Gli investitori si stanno preparando al dato chiave sull’inflazione Usa che verrà svelato venerdì e che potrebbe offrire indizi interessanti sul percorso monetario della Fed. La banca centrale Usa, così come la Bce, restano infatti al centro dell’attenzione dei mercati.

Le ultime dichiarazioni di alcuni funzionari statunitensi ed europei hanno lanciato altri messaggi contrastanti sul futuro dei tassi di interesse. Se la Fed si trova in una situazione di stallo, con il primo taglio al costo del denaro ancora da effettuare e programmare, la Bce ha già avviato l’allentamento monetario con una prima diminuzione di 25 punti base dei tassi ma probabilmente si prenderà una pausa a luglio.

In questo contesto proprio le due banche centrali si impongono come protagoniste assolute dei movimenti azionari, obbligazionari e valutari. Le ultime dichiarazioni sui tassi di interesse hanno infatti impattato sui mercati anche oggi.

Fed e Bce lanciano nuovi messaggi sui tassi

La propensione al rischio è stata attenuata in Asia dopo alcuni commenti aggressivi dei funzionari della Federal Reserve che hanno tenuto sotto controllo le aspettative di taglio dei tassi a breve termine negli Stati Uniti, stimolando il dollaro.

Il governatore della Fed Michelle Bowman ha affermato di vedere una serie di rischi al rialzo per le prospettive di inflazione. La sua collega Lisa Cook ha dichiarato che sarà opportuno ridurre i tassi “ad un certo punto”, aggiungendo che si aspetta che l’inflazione migliori gradualmente quest’anno. Ma Cook ha rifiutato di dire quando la Fed sarà in grado di agire.

I trader nel mercato delle opzioni sui tassi statunitensi stanno scommettendo su un ampio taglio di 3 punti percentuali da parte della Fed nei prossimi nove mesi. A questo punto, gli investitori attendono con impazienza la pubblicazione di venerdì dell’indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) negli Stati Uniti, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, con gli economisti intervistati da Reuters che si aspettano che la crescita annuale diminuisca al 2,6% a maggio.

Sul fronte Bce, i toni sembrano più ottimisti e determinati. Le aspettative degli investitori che la Banca Centrale Europea tagli i tassi di interesse altre due volte quest’anno – e li porti fino al 2,25% nel 2025 – sono giuste, secondo il membro del Consiglio direttivo Olli Rehn.

In alcune delle osservazioni più esplicite di un policymaker della Bce sul percorso dei tassi di interesse, il capo della banca centrale finlandese ha anche affermato che, sebbene i funzionari debbano garantire un ritorno dell’inflazione al 2%, non dovrebbero frenare eccessivamente l’attività economica.

La coppia EUR/USD, piuttosto vulnerabile agli orientamenti di politica monetaria, viene scambiata intorno a 1,0700, in ribasso all’inizio di mercoledì. Il cambio è minata dalla persistente forza del dollaro Usa, dovuta a un clima di prudenza, alle aspettative più aggressive della Fed rispetto alla Bce e ai rendimenti dei titoli del Tesoro Usa più alti.

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