Perché (e come) tornare a investire sulla Cina, dopo l’innalzamento delle stime di crescita da parte del FMI.
L’economia cinese è destinata a crescere del 5% quest’anno, dopo un primo trimestre «forte», ha detto mercoledì 22 maggio il Fondo monetario internazionale, aggiornando la sua precedente previsione di un’espansione del 4,6%, anche se prevede una crescita più lenta negli anni a venire.
Le nuove proiezioni dell’istituto di credito globale arrivano mentre Pechino intensifica gli sforzi per sostenere a tutti i costi una ripresa dell’economia che comunque permane disomogenea. Infatti la Cina, come sapete, è inciampata di fronte a una prolungata crisi immobiliare che ha generato i suoi effetti a catena su investitori (che hanno visto crollare i valori delle quote dei fondi comuni in loro possesso), sui consumatori (che han visto crollare il valore delle case in loro possesso, oppure che hanno pagato anticipi per l’acquisto di case e stanno ancora aspettando che queste vengano consegnate), e ha generato effetti drammatici anche sulle imprese che ruotano al settore immobiliare, perché hanno subito lo stesso effetto “credit crunch” dalle banche, a causa del fallimento delle imprese edili.
Ma il FMI ci informa del fatto che, forse, inizia a vedersi la luce in fondo al tunnel. [...]
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