Grazie ai nuovi sgravi occupazionali in arrivo con il decreto lavoro, si calcolano decine di migliaia di assunzioni. Ecco chi converrà assumere d’ora in avanti.
Il decreto lavoro prevede importanti novità per il mercato del lavoro, tra cui nuovi sgravi occupazionali. All’interno del nuovo decreto, in lavorazione, trovano spazio sia la riforma del Reddito di cittadinanza, che l’ipotesi dell’aumento del taglio del cuneo fiscale al 4%. A questi si aggiungono diversi temi fondamentali, come per esempio gli sgravi per le assunzioni e bonus per le partite Iva.
La bozza del decreto lavoro ormai ha preso forma e presto vedrà la luce in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Si discuterà allora di come favorire le assunzioni, attraverso sgravi ai datori, di alcune categorie. Chi converrà assumere? Secondo la bozza sono due i principali gruppi favoriti dal nuovo decreto lavoro: i giovani Neet, coloro che non studiano e non sono impiegati in un lavoro o corso di formazione e i percettori del Reddito di cittadinanza o dei nuovi sussidi che verranno attivati in seguito alla conclusione del Rdc.
Ecco cosa contiene la bozza del decreto lavoro in merito alle nuove politiche di assunzione, in seno alla “Garanzia per l’inclusione” e non solo. Chi potrà usufruire degli sgravi maggiori e perché? Andiamo con ordine.
Novità assunzioni con sgravi occupazionali: chi ne beneficerà
Gli sgravi occupazionali prevedono un beneficio tanto per i datori di lavoro che assumono, quanto per le categorie favorite in questo piano di assunzioni. Si tratta di due macro categorie la cui posizione a rischio povertà da tempo è al centro del dibattito:
- percettori del Reddito di cittadinanza;
- giovani Neet.
Nel caso della prima categoria, quella dei percettori del Rdc, in caso di assunzione il datore di lavoro potrà avere un esonero piuttosto elevato. Il valore del beneficio dipenderà però dal tipo di assunzione. Per esempio per chi assume un percettore di Garanzia per l’inclusione o Garanzia per l’attivazione lavorativa - due delle tre misure nel quale verrà scorporato il Reddito di cittadinanza - a tempo determinato potrà avere una riduzione dei contributi. Nel caso di assunzione a tempo indeterminato l’esonero sarà totale per 24 mesi, con un limite massimo di 8 mila euro l’anno.
Anche i giovani sono una categoria a rischio e per questo in bozza (art. 41) è stato inserito un provvedimento ad hoc, che prevede un contributo del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali a favore di chi assume, tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2023, un giovane Neet. Per Neet si intendono i giovani che non hanno ancora compiuto 30 anni e che non lavorano e che non sono inseriti in percorsi di formazione o studio.
I nuovi sgravi occupazionali saranno riconosciuto solo a chi inserirà, e assumerà dipendenti delle due categorie descritte, offerte sulla nuova piattaforma Siisl creata dal ministero.
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Gli sgravi serviranno davvero a combattere la disoccupazione?
Il piano dei nuovi sgravi apporterà davvero dei benefici? Su carta sembra che le nuove assunzioni potrebbero essere piuttosto alte. Tra i per i percettori di Garanzia per l’inclusione per esempio saranno almeno 20 mila per contratti a tempo indeterminato e 50 mila per contratti a tempo determinato/stagionale.
Mentre saranno circa 25 mila le assunzioni con contratti stabili e 55 a tempo per i beneficiari di Garanzia per l’attivazione lavorativa. Infine circa 50 mila assunzioni per la categoria Neet.
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