Che succede se lavoro il giorno di Natale? Ecco quanto spetta in busta paga se il 25 dicembre risulta lavorato.
Lavorare il giorno di Natale non è vietato: tuttavia, così come per gli altri giorni festivi, è necessario che il dipendente abbia dato il proprio consenso a tale possibilità.
Il datore di lavoro, infatti, non può obbligare il dipendente a lavorare a Natale o negli altri giorni festivi qualora tale possibilità non sia stata espressamente prevista dal contratto collettivo o dall’accordo individuale. E nel caso di lavoro nel festivo spetta una maggiorazione dello stipendio nella misura indicata dal contratto collettivo di riferimento, con la possibilità di un ulteriore incremento qualora, come nel caso del 25 dicembre 2022, la festività coincida con la domenica.
Va detto che nei contratti collettivi più importanti non sono previste maggiorazioni ulteriori quando il festivo cade di domenica; al massimo viene riconosciuto un giorno di riposo extra, che va ad aggiungersi al monte permessi.
Quindi, è molto probabile - ma è bene consultare il Ccnl del settore di riferimento per esserne certi - che quest’anno a Natale si guadagnerà tanto quanto nel 2021, con la possibilità però di godere di un giorno di riposo extra qualora previsto dal contratto.
Per rispondere alla domanda su quanto guadagna chi lavora a Natale, bisogna quindi guardare al contratto collettivo. A tal proposito, ne abbiamo consultati diversi: ecco quali sono le regole in materia di lavoro festivo.
leggi anche
Lavorare di festivo può essere obbligatorio?
Quanto guadagna chi lavora a Natale
Partiamo dal Ccnl commercio: d’altronde molti commessi e commesse saranno chiamati a lavorare il giorno di Natale, specialmente se impiegati in negozi situati nella località turistiche.
A tal proposito, l’articolo 143 del Ccnl commercio stabilisce che le ore di lavoro, a qualsiasi titolo richieste, prestate nei giorni festivi dovranno essere compensate come fossero lavoro straordinario. Ne consegue che, alla retribuzione di fatto bisognerà aggiungere la maggiorazione del 30%, oltre al fatto che il lavoratore ha diritto a godere del riposo compensativo nel giorno successivo.
Altro settore in cui è frequente che si lavori a Natale è quello del turismo, come ad esempio per chi lavora negli alberghi o nei ristoranti, dove la maggiorazione per lavoro festivo è più bassa rispetto al settore commercio, in quanto pari al 20%.
Solitamente la maggiorazione è più elevata in quei settori dove non c’è particolare necessità di lavoro nei giorni festivi. Ad esempio, per gli operai il Ccnl metalmeccanici riconosce una maggiorazione del 50% per lavoro festivo che si aggiunge alla normale retribuzione.
Quanto guadagna chi lavora la vigilia di Natale?
Discorso differente per chi lavora sabato 24 dicembre, vigilia di Natale. Anche se la tradizione potrebbe farci pensare diversamente, in quanto siamo soliti ritrovarci tutti intorno a un tavolo per il cenone della Vigilia, il 24 dicembre non va considerato come un giorno festivo.
Ciò significa che quando lavorato viene trattato al pari di tutti gli altri giorni della settimana: non essendo una festività, quindi, non spetta alcuna maggiorazione.
Cosa spetta a chi non lavora a Natale
Discorso differente per chi di solito non lavora a Natale. Generalmente, infatti, per il giorno festivo il lavoratore ha diritto a un giorno di riposo che viene regolarmente retribuito in busta paga.
Il problema è che quest’anno Natale cade di domenica, quando per molti lavoratori costituisce già un giorno di riposo. Ebbene, in tal caso la normativa prevede, con possibili variazioni a seconda del contratto collettivo applicato, che alla retribuzione globale bisognerà aggiungere un’ulteriore giornata di lavoro. Di fatto, nella busta paga di dicembre risulterà un giorno di paga in più, anche se non lavorato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA