Riaperta la piattaforma per la cessione del credito con Poste Italiane, come fare richiesta

Nadia Pascale

3 Ottobre 2023 - 12:06

Con un comunicato del 3 ottobre 2023, Poste Italiane annuncia l’apertura della piattaforma per la cessione del credito. Le condizioni.

Riaperta la piattaforma per la cessione del credito con Poste Italiane, come fare richiesta

La piattaforma per la cessione del credito con Poste Italiane è attiva dal giorno 3 ottobre 2023. La comunicazione ufficiale da Poste Italiane.

L’annuncio della riapertura della piattaforma è arrivato il giorno 8 agosto 2023. La notizia, tanto attesa da coloro che hanno eseguito lavori di ristrutturazione edilizia con le agevolazioni fiscali (Superbonus e altri bonus edilizi) e hanno crediti incagliati, è finalmente arrivata. La piattaforma è aperta dal giorno 3 ottobre 2023 e a dettare le condizioni è Poste Italiane in un suo comunicato.

Ecco condizioni, termini e istruzioni per procedere alla cessione del credito con Poste Italiane.

Poste Italiane riattiva la piattaforma per la cessione del credito

Poste Italiane ha annunciato la riapertura della piattaforma per la cessione del credito da bonus edilizi.
Nella nota di agosto è stato precisato che la riapertura sarebbe avvenuta dai primi giorni del mese di ottobre 2023, per limitate operazioni selezionate.

Con una nota del 3 ottobre viene ufficializzata la riapertura e Poste Italiane invita tutti a leggere con attenzione le condizioni. La cessione viene riconosciuta solo a soggetti privati, cioè alle persone fisiche, sono quindi escluse le imprese.

Le cessioni del credito sono inoltre riservate a prime cessioni per un importo massimo di 50.000 euro.

Nota Poste Italiane
Cessione del credito

L’obiettivo dichiarato di Poste Italiane dare sostegno alle famiglie e al “sistema Paese”.

Nelle precedenti operazioni di cessione del credito messe in campo, Poste Italiane aveva acquistato crediti per 10 miliardi di euro, contribuendo così a sollevare imprese e famiglie dal peso dei crediti incagliati. In seguito al decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 (stop alle cessioni del credito e sconto in fattura) aveva deciso di bloccare le operazioni in attesa di novità e maggiore chiarezza.
Più volte in questi mesi Poste Italiane aveva annunciato di voler riaprire la piattaforma, ma di fatto non era mai successo.

L’annuncio ufficiale di Poste Italiane è arrivato nella giornata dell’8 agosto, dopo l’inserimento nel decreto Omnibus della proroga del Superbonus per le villette al 31 dicembre 2023.

Cessione del credito, come fare richiesta con Poste Italiane

Poste Italiane nel comunicato del giorno 3 ottobre 2023 sottolinea che valuta l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente da soggetti persone fisiche che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni).

Una volta inoltrata la richiesta, non sorge l’obbligo a contrarre da parte di Poste Italiane. La pratica sarà sottoposta a una valutazione attenta per la verifica delle condizioni. Solo in seguito sarà prodotta un’offerta eventuale al richiedente. Offerta che potrà anche essere rifiutata.

La richiesta di cessione del credito è riservata solo ai privati titolari di un conto corrente BancoPosta ed è accessibile esclusivamente attraverso la procedura online, per la quale occorre essere in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ottenute da qualsiasi provider.

Tutte le comunicazioni successive tra Poste Italiane e chi ha inoltrato istanza per la cessione del credito saranno effettuate tramite e-mail, quindi al momento di presentazione dell’istanza deve essere indicato un valido indirizzo di posta elettronica ed è bene controllare in modo assiduo la casella perché attraverso la stessa può essere richiesta ulteriore documentazione o informazioni.

Fino al momento dell’accettazione, il cliente può sempre esercitare il diritto di recesso dalla richiesta di cessione del credito, senza penali, usando l’apposita funzione di annullamento online disponibile sulla pagina della cessione del credito.

Poste Italiane precisa che valuta le offerte di cessione del credito solo nel caso in cui il cedente si sia avvalso di:

  • un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate.
  • un asseveratore.

Come già anticipato nel mese di agosto, l’importo massimo cedibile è pari a 50 mila euro per cliente, anche tramite più cessioni, fermo restando che il totale dei crediti ceduti dallo stesso cliente a Poste Italiane, comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla data di riapertura del servizio, non può superare il limite di 150 mila euro.

Quali percentuali riconosce Poste Italiane nella cessione del credito?

Nella nota di Poste Italiane sono rese note anche le percentuali di credito che l’istituto riconosce:

  • 94 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus 110 con recupero in 4 anni (pari all’85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato);
  • 84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all’84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato);
  • 70 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

Sottolinea Poste Italiane che tali corrispettivi sono parametrati a elementi di mercato e costi di istruttoria e che fino al momento della sottoscrizione del contratto possono esservi delle modifiche anche in relazione a eventuali modifiche normative.

Sono cedibili i crediti maturati per:

  • Superbonus 110%, credito d’imposta ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020);
  • Ecobonus ordinario (art. 14 del DL n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir);
  • Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL n. 63/2013;
  • Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio), ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir;
  • Recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della L. n. 160/2019;
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del DL n. 63/2013;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, a fronte di spese sostenute dal 1° gennaio 2022.

Tutti gli operatori che offrono la cessione del credito

Tra i soggetti che hanno dichiarato la loro disponibilità ad aprire le piattaforme di cessione del credito deve essere ricordato Banco BPM, ma attualmente non vi sono notizie in merito. Più nebulosa invece la posizione di Enel X, infatti, non è ancora chiaro se intende mettere a disposizione la piattaforma annunciata.

Attualmente le operazioni di cessione del credito sono disponibili solo per Unicredit e Intesa Sanpaolo. Le operazioni sono momentaneamente sospese per Cassa di Risparmio di Bolzano – Sparkasse.

Iscriviti a Money.it