Inflazione europea in forte rialzo e i mercati azionari rimangono per ora inchiodati sui minimi.
Brutta mattinata per i mercati azionari europei che proseguono il loro trend ribassista intrapreso nel tardo pomeriggio ieri, fino alla chiusura del mercato americano. Nella notte i mercati azionari, riferendoci alla quotazione dei futures aperti alle negoziazioni, hanno proseguito debolmente questa tendenza che ha poi visto un ulteriore crollo durante l’apertura del mercato cash europeo.
Dax molto forte al ribasso a inizio seduta insieme al Ftse Mib, entrambi hanno aggiornato i minimi della settimana, non di certo un buon segnale per una ripartenza a breve del mercato.
Inflazione Ue alle stelle. Come hanno reagito i mercati
Alle 11:00 è uscito il dato sull’inflazione Ue, uscito secondo le aspettative che non erano previste come «rosee», visto che il consensus era per un’inflazione al 9,1%, in aumento rispetto al dato precedente e in totale contrapposizione con l’inflazione prevista dagli americani, i quali avevano pronosticato l’uscita della loro inflazione in diminuzione.
Con un’inflazione sopra le stime, i mercati crollarono rovinosamente in un panic sell quasi senza sosta, mentre oggi i mercati rimangono inchiodati sui minimi. Dax compra i minimi in area 12700 già poco prima dell’uscita del dato sull’inflazione, così come il Ftse Mib che scende verso i 21900 e si riprende leggermente. A livello di sentiment di mercato, vista la dinamica tecnica dei prezzi, ci dovrebbe essere una pausa di questo trend ribassista, mercati americani permettendo.
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La situazione tecnica sul Dax
Analizziamo quanto sta succedendo sul Dax. L’indice tedesco ha proseguito fino a ora una tendenza ribassista di breve iniziata giorni fa, il tutto in modo lento, quasi anomalo per una discesa del mercato. L’area 12800-12900 di Dax è stata rotta al ribasso con una dinamica anomala su un timeframe particolare che è il timeframe a 7 ore, ossia, ogni candela rappresenta 7 ore di negoziazione.
Come si può notare dal grafico, il mercato sta scendendo da 6 candele consecutive, in pratica 42 ore di discesa che non hanno portato altro che un appoggio sui minimi di lunghissimo periodo. Siamo ancora all’interno dell’area verde, un’area di forte supporto di lungo periodo. Di base quindi potremmo aspettarci, almeno osservando la dinamica di prezzo, una giornata in probabile ripresa, ovviamente aspettando l’apertura del mercato americano. Al momento i mercati europei sono compressi sui minimi con rendimenti al di sotto del -1% per il Dax e del -0,5% per il Ftse Mib. Sul Dax sarebbe l’ideale quindi vedere un rimbalzo verso i 13000 punti.
La reazione dei mercati americani
Nasdaq, essendo molto sensibile a questa situazione di stretta monetaria di lungo periodo, con la debolezza del mercato azionario che comporta, è un ottimo spunto per capire cosa potrà succedere.
Su Nasdaq la situazione è molto simile al Dax. Mercato sui minimi, dinamica di breve su timeframe a 7 ore molto debole al ribasso, il tutto su livelli di lungo periodo ottimi come aree supportive. Anche qui, bisogna aspettare l’apertura del cash Usa per capire bene cosa potrebbe succedere, ma di base la situazione sembra essere propensa per un rimbalzo dei mercati. Sul Nasdaq, qualora dovessimo vedere un rimbalzo, potremmo aspettarcelo con un target di breve verso i 12000-12100.
Rimbalzo oggi?
A livello tecnico ci possiamo aspettare un rimbalzo nella giornata di oggi. Sarà cruciale l’apertura del cash americano, quindi l’attesa è per le valutazioni che gli operatori daranno al dato sull’inflazione europea, un dato comunque che era già in linea con le attese.
Probabilmente questi giorni di mercato in discesa sono serviti al mercato per tentare di riprendere le quotazioni a livelli buoni per il lungo periodo, con situazioni di panic selling che sicuramente hanno spaventato maggior parte degli operatori.
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