Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dagli indici americani al petrolio, dalle criptovalute al forex passando dalle commodities e i titoli azionari.
I mercati azionari si presentano eterogenei, con l’indice italiano FTSEMib40 in crescita grazie all’ “effetto Draghi”, mentre gli altri listini dell’eurozona restano in attesa e si assestano in fase laterale, con la Spagna che fornisce addirittura segnali di debolezza. I listini americani invece proseguono la corsa e registrano ogni giorno nuovi massimi storici. Gli operatori sembrano preferire gli asset risk-on a discapito dei metalli preziosi ed in particolare dell’oro. Il petrolio allunga il passo e mostra una tendenza direzionale più forte, ma la settimana si caratterizza anche per la ripresa dell’euro contro il biglietto verde e la corsa delle criptovalute.
Europa vs Stati Uniti
I mercati europei si adagiano in fase laterale e non mostrano segnali decisi di tendenza. La “maglia rosa” della settimana viene assegnata al FTSEMib40, che continua a beneficiare del mandato a Mario Draghi e alla formazione del nuovo governo. L’indice italiano quindi chiude le cinque sedute di mercato a quota 23.410,60 con una performance settimanale del +1,42%.
A seguire, tra gli indici principali dell’eurozona, abbiamo il Cac40 con una salita dello 0,78%, mentre risulta in leggera flessione il Dax30 con un calo dello 0,05% e negativo l’indice spagnolo Ibex35 con una discesa dell’1,94%.
Gli indici americani proseguono la corsa senza sosta e registrano ogni giorno nuovi massimi storici. Il Nasdaq Composite guida la salita dei mercati a stelle e strisce con una performance del +1,32%, seguito dall’S&P500 con una salita dello 0,84% e il Dow Jones del +0,71%.
Tra i comparti europei dello Stoxx sotto sotto i riflettori, durante la scorsa settimana, ì i tecnologici con una salita del +4,29%, i materiali di base con un rialzo del +3,14% e le banche commerciali con una crescita del +2,65%, dopo la volata della scorsa settimana del +10,24%. Restano in fase di debolezza il comparto delle utility, con un calo del 2,30% e i viaggi e tempo libero, con una flessione dell’1,27%. Rimangono indietro anche gli alimentari (-2,62%) e la filiera auto (-1,53%).
Anche negli Stati Uniti, tra i settori del Dow Jones, gli operatori premiano i petroliferi (+3,71%), i media (+3,23%) e le banche commerciali con una crescita del 2,50%. Registrano un passo indietro, anche nel Nuovo Continente, la filiera auto con una discesa del 4,38% e le utility con una flessione dell’1,73%. Male anche il comparto della distribuzione e delle telecomunicazioni.
L’euro rialza la testa
L’euro fornisce i primi segnali di ripresa dopo un costante calo, che lo aveva condotto al minimo di periodo a quota 1,1967 in data 4 febbraio 2021. Dopo il deprezzamento avviato ad inizio anno, la moneta dell’eurozona prova a contrastare la forza del biglietto verde e si riporta sopra quota 1,2090. La prosecuzione della rivalutazione potrebbe condurre la major verso area 1,22. In caso di cambio di tendenza invece si potrebbe vedere il cambio ritornare sui livelli della base del pullback.
In settimana il dollaro americano soffre contro le principali valute e manifesta una chiara debolezza. Questo trend delle ultime cinque sessioni viene confermato anche dal Dollar Index in calo di tendenza.
Oro debole e Petrolio in fuga
L’oro appare debole agli occhi degli investitori, che sembrano preferire asset risk-on al bene rifugio. Si intravede la fine della pandemia o piuttosto vincono le speranza dell’efficacia del vaccino preventivo contro il Covid19 e questo penalizza il lingotto. Per il momento non si presentano movimenti degni di nota. Il metallo prezioso alterna giornate di rialzo a sedute negative, ma il trend non appare definito, anche se la tendenza short sembra prevalere.
Il petrolio comincia l’allungo. Dopo un movimento all’insegna della positività, ma segnato sempre da barre di cautela a range ristretto, finalmente si comincia ad osservare la prima barra ad ampio body. Il WTI si trova al test della resistenza statica a quota 60$, mentre il Brent aleggia a quota 62,43$ in chiusura di settimana. L’impostazione tecnica di breve periodo appare positiva.
Bitcoin in pressing. Ethereum in allungo a 1.818$
Il Bitcoin (BTC/USD) rompe con decisione la resistenza statica in area 40.800$ e allunga con la barra di forte accelerazione dell’8 febbraio 2021. Da quel giorno la criptovaluta si è assestata in una fase di compressione tra quota 45.000$ e area 48.800$. Il pressing rialzista appare chiaro, ma solo una violazione long potrebbe confermare lo scenario. Attualmente il primo target si potrebbe collocare in area 52.000$. Un ritracciamento invece, con relative prese di beneficio, sarebbe plausibile in considerazione della lunga corsa. Sotto l’area dei 45.000$ si potrebbe vedere il Bitocoin slittare nuovamente in zona 40.700$.
Ethereum (ETH/USD) continua la sua corsa rialzista e chiude la settimana a quota 1.818$. L’impostazione tecnica appare positiva, anche se la forte volatilità della criptovaluta potrebbe cambiare repentinamente lo scenario. Attualmente la moneta digitale sembra improntata verso il primo obiettivo long in area 2.000$. Un cambio di view in ottica short sarebbe possibile con un ritracciamento e violazione di area 1.600$.
Gli asset sotto i riflettori della settimana
Questa settimana sotto i riflettori si evidenziano alcuni titoli in particolare: Ansys, che chiude la settimana di mercato in volata a quota 103,60$, proseguendo un rally avviato alla metà di marzo 2020; Activision Blizzard, in pressing sul massimo del 5 febbraio 2021 dopo l’apertura in gap up in quella stessa seduta; Abbot Laboratories, in allungo dopo al violazione rialzista di quota 125$; Applied Materials, in accelerazione dopo la rottura dell’area di prezzo a 110$; Intuit; Broadcom, che prosegue il costante rally; Cadence Design, che parte dopo la violazione dell’area a 141$ e registra il nuovo massimo storico; Fortinet, che chiude la settimana a 164,73$ e Garmin.
Da aggiungere alla lista titoli da tenere monitorati anche: Iac Interactive, Zillow, Idexx laboratories, Microchip Technology, Microsoft, Synopsys, Texas Instruments, Zebra Technology e Zillow.
Tra le azioni di Borsa Italiana sotto la lente in settimana sul FTSEMib40: Campari, CNH Industrial, Diasorin, FinecoBank e Moncler. Sul segmento Midcap e Star invece: SeSA, Sol, De Longhi, Tamburi e sul mercato AIM Italia il titolo Digital Value.
Nel Forex si evidenziano alcuni cross contro euro ed in particolare: EUR/JPY, che rompe a rialzo la resistenza e si appresta al prossimo test ed EUR/NOK, alla prova del supporto in zona 10,25. In caso di violazione ribassista del livello il cambio potrebbe scivolare fino a quota 10,00. Tra le valute contro il dollaro americano invece troviamo il Cable (GBP/USD), alla rottura della resistenza in area 1,3780 e in continua salita, e le solite valute emergenti USD/TRY e USD/ZAR.
Tra i metalli da monitorare sempre il movimento del Copper (Future Full0321), che allunga ancora e si porta in chiusura di settimana in zona 3,788 con la formazione di una Pin Bar di continuazione; il Platino (Future Full0421) che vola oltre la resistenza statica a 1.143 e si porta in area 1.259 ed infine il recupero del prezzo all’interno della fase laterale del Palladio (Future Full0321), che mostra nuovamente segnali di ripresa.
Sotto i riflettori di questa settimana tra le soft commodities e i coloniali resta ancora l’andamento del Cotton n.2 (Future Full0321), che allunga sopra la resistenza statica fino a quota 87,27. Prossimo obiettivo long a quota 88. Possibile ritracciamento invece sotto il supporto in area 83,5.
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