Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dai metalli preziosi al petrolio, dall’Eur/Usd ai titoli azionari USA passando dalle soft commodities.
I mercati azionari continuano il rally intrapreso nelle scorse settimane soprattutto grazie alla scia di notizie positive sul fronte della lotta contro il Covid19. Gli indici quindi proseguono a volare e scontano la fine del periodo pandemico. L’euro riacquista forza e prosegue il suo trend di apprezzamento verso un dollaro debole contro tutte le principali valute. I metalli preziosi subiscono la rotazione dei portafogli verso asset risk on mentre il petrolio sale, spinto dall’euforia sul possibile recupero economico. Prese di beneficio invece sul Bitcoin dovute al lungo rally.
Europa vs Stati Uniti
I listini dell’eurozona registrano una settimana di forte crescita e proseguono il trend rialzista che ha contraddistinto l’ultimo periodo. L’indice di Francoforte, Dax30, segna un +1,51%, il francese Cac40 un +1,86%, l’Ibex35 una salita del +2,67%, mentre il FTSEMib40, migliore listino dell’eurozona, segna una performance del +2,97%.
Andamento migliore rispetto alle Piazze europee per gli indici americani con il Dow Jones che registra un +2,21%, il Nasdaq Composite un +2,96%, mentre l’indice S&P500 un rialzo dello +2,27%.
Da sottolineare il livello delicato per l’indice Dax30, alla prova della resistenza statica in area 13.370 punti e poco distante dal massimo storico del mese di febbraio 2020, e l’S&P500 al test del massimo del 9 novembre in area 3.645 punti.
Attualmente l’ottimismo dei mercati, spinti dalla politica espansiva delle banche centrali e dalle notizie, sembrano aver premiato, durante le ultime cinque sedute di Borsa, in particolare i settori europei delle banche commerciali, i materiali di base, e i petroliferi, ovvero tutti i comparti rimasti indietro nella ripresa di fine marzo 2020. Negli Stati Uniti, oltre al settore bancario e petrolifero, beneficia del rialzo anche il settore automotive, in continua espansione da inizio anno.
Resta ancora sugli scudi invece il mercato nipponico con il Nikkei225 che termina la settimana a 26.644,71 punti.
Metalli preziosi in vendita e Petrolio in crescita. Rame e Platino sotto la lente.
L’oro rompe la parte bassa delle banda di oscillazione laterale in zona 1.850$ e si avvia verso il test del supporto in zona 1.800$, anche livello di passaggio della SMA(200), media mobile a 200 periodi di lungo termine.
La salita degli indici azionari, attualmente dovuta principalmente alle news sull’uscita a breve di un vaccino contro il Covid19, ha penalizzato il lingotto e molti operatori sono usciti dal “bene rifugio” per riallocare i portafogli verso asset più rischiosi.
L’argento sembra invece risentire meno della fuoriuscita di capitali, in considerazione anche della destinazione differente rispetto al suo parente più nobile, che non è utilizzato prevalentemente a scopo industriale. La forza relativa dell’argento, attualmente minore rispetto all’oro, è inoltre evidenziata anche dal Gold/Silver ratio in leggera crescita nell’ultima settimana.
Di particolare interesse anche la tendenza del Platino (Future Full0121) alla violazione della resistenza statica in area 950 punti, dopo il rally di breve periodo che gli ha permesso di uscire dal trend laterale avviato alla fine di settembre 2020.
Tra i metalli sotto la lente anche l’allungo del Copper (Future Full1220) partito dalla violazione di area 3,20 ed attualmente in area 3,40.
Il Petrolio rompe a rialzo la banda di oscillazione laterale nel quale era intrappolato dal mese di giugno 2020. In particolare il WTI (Future Full0121) chiude la settimana a 45,53$ mentre il Brent (Future Full0121) termina in area 48,18$. Adesso di fondamentale importanza il mantenimento dei livelli, per evitare di vedere i prezzi nuovamente all’interno della fase laterale.
Il clima di generale ottimismo generato dalle comunicazioni sul vaccino relativo al Covid19 colpisce in modo particolare il barile che negli ultimi mesi era rimasto preda dell’indecisione e dell’incertezza relativo allo sviluppo economico internazionale.
Eur/Usd al breakout. Kiwi in allungo verso 0,7060
L’EUR/USD rompe gli indugi e sfonda area 1,19. L’euro prende coraggio e quindi si avvia verso il primo test a quota 1,20, livello fondamentale di prezzo per saggiare la forza del nuovo trend. In caso di violazione della resistenza si aprirebbe una zona priva di importanti ostacoli e la major si potrebbe indirizzare verso ’area di 1,22.
La debolezza del dollaro americano sembra confermata anche dal Dollar Index che nelle ultime cinque sessioni ha perso vigore, sottolineando il deprezzamento del biglietto verde contro le principali valute.
Il Kiwi (NZD/USD), dopo il breakout di quota 0,6940, si avvia verso il prossimo obiettivo in zona 0,7060. Discorso diverso invece per lo USD/CAD alla prova del supporto statico a 1,30. La tenuta del livello è importante sia per sperare in una ripresa sia in considerazione della zona di prezzo, violata l’ultima volta solo a ottobre del 2018. La rottura ribassista dell’area porterebbe il cambio verso la zona di 1,29.
Un attenzione particolare infine meritano anche le valute emergenti ed in primis la lira turca (USD/TRY) e il pesos messicano (USD/MXN) che si avvicina al test di area 19,95.
Gli asset sotto i riflettori della settimana
Questa settimana sotto i riflettori sui listini americani alcuni titoli del settore tecnologico ed in particolare: Alphabet, al test di area 1.800$, Lam Research, in rally oltre quota 450$, Applied Materials, in allungo in zona 82$, Broadcom, in corsa vicino al livello di 400$, Liberty Broadband in un leggero ritracciamento dopo il breakout della resistenza a 155$, Costco Wholesale, alla rottura del massimo storico, Enphase Energy, con la formazione di una candela reversal in pieno rally a quota 150$ e Tesla, in piena accelerazione. Oltra a Moderna balzata dopo il gap up della giornata di venerdì scorso.
Nel comparto non tecnologico invece da segnalare Abbvie, in rally dal 29 ottobre 2020, Square, al breakout di quota 200$ e Target, in trend rialzista in area 180$.
Nel Forex una particolare attenzione all’EUR/USD e al Cable (GBP/USD) oltre al Kiwi (NZD/USD) e al USD/CAD. Sotto i riflettori anche gli esotici ed in particolare USD/TRY e USD/MXN.
Tra le criptovalute in evidenza il movimento di ritracciamento del Bitcoin (BTC/USD) fino ad area 17.140$, dopo le prese di beneficio dovute alla lunga corsa partita con la violazione della fase laterale del 21 ottobre 2020 in area 12.000$ e terminata con il raggiungimento di quota 19.172$ in data 24 novembre 2020.
Tra le Soft Commodities da controllare lo Sugar (Future N.11 Full0321) con la formazione di una Pin Bar Reversal in area 14,94 punti, la Soybean (Future Full0121) in rally di breve e medio periodo e il Corn (Future Full0321) in fase di consolidamento del prezzo dopo la violazione della trendline di lungo periodo.
Tra i metalli interessante il movimento del Copper (Future Full1220) al test di area 3,44 e il Platino (Future Full0121) in fase di consolidamento in area 950 punti.
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