La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 22 al 28 marzo)

Ufficio Studi Money.it

21/03/2021

Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dai listini europei all’indice S&P500, passando dal Bitcoin, al petrolio fino ai titoli azionari.

La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 22 al 28 marzo)

I mercati azionari internazionali si mostrano eterogenei.L’oro si riprende, ma non esce ancora dalla fase negativa di medio periodo. Il Bitcoin si trova in pressing sulla resistenza, dopo il recupero dall’ultimo ritracciamento. Il petrolio invece lascia spazio ai venditori e alle prese di beneficio fisiologiche del mercato. Fase di assestamento invece per l’Eur/Usd, che non offre spunti interessanti per l’avvio della settimana di Borsa.

Europa vs Stati Uniti

I mercati europei mostrano un andamento diversificato. Il migliore listino dell’area euro delle scorse cinque sedute di mercato spetta al tedesco Dax30 con un rialzo +0,82%, seguito dal FTSEMib40 con una crescita del +0,36%. In calo invece il francese Cac40, con una perdita dello -0,80%. Evidente discesa per l’Ibex35 che lascia sul campo l’1,75%.

Gli indici americani sembrano intenzioni a ripartire, ma poi invertono la tendenza appena oltre le aree di resistenza e chiudono la settimana sotto i rispettivi livelli. L’impostazione tecnica migliore si potrebbe assegnare all’S&P500, che resta ancora proiettato a rialzo. Di altro avviso invece il Nasdaq Composite, che mostra una maggiore debolezza e l’inizio evidente di una tendenza di riracciamento. Tra le performance si segnala la parità del Dow Jones che registra un -0,04%, e la leggera flessione del Nasdaq Composite che perde lo 0,69% e del l’S&P500 con un -0,44%.

Tra i settori europei dello Stoxx sotto la lente: la filiera dell’auto con una salita del +5,28% e il farmaceutico con un rialzo del +1,83%. In evidenza tra i segni negativi il comparto delle banche commerciali con un calo del 2,82%.

Negli Stati Uniti, tra i settori del Dow Jones, sono pochi i segni positivi. In risalto invece il marcato calo della filiera delle auto che, dopo il rialzo del +12,49% della settimana precedente, registra una discesa del 5,22%. In forte pressione ribassista anche i petroliferi, che lasciano sul campo il 6,87%. Sempre negativi, ma con dei numeri più contenuti, le assicurazioni con un -2,32% e i media -1,18%.

EUR/USD e Cable in fase di consolidamento

L’EUR/USD non fornisce alcuno spunto direzionale e si assesta in una fase di compressione per tutta la settimana. La major si appoggia sui livelli di passaggio della SMA(200), media mobile di lungo termine e sul supporto statico in zona 1,19. Una violazione dell’area potrebbe condurre il cambio verso il primo obiettivo short a 1,1750. In caso di pullback invece, la quotazione potrebbe indirizzarsi verso il test a 1,2050.

Fase di compressione e consolidamento anche per il Cable GBP/USD che si trova in una fase laterale di breve periodo tra un minimo di 1,38 ed un massimo a 1,40. La tendenza di breve e medio termine resta positiva, anche se una violazione della parte bassa delle banda di oscillazione potrebbe cambiare la view. Primo obiettivo long, in caso di violazione, in area 1,4240. Target short più vicino, in caso di rottura ribassista, in zona 1,3630.

Oro in ripartenza. Il Petrolio ritraccia

L’oro si riprende dopo il pullback partito dall’area a quota 1.660$. Ad oggi si trova al test della resistenza statica a 1.750$. Un livello importante per provare ad uscire dalla spirale ribassista nella quale si trova dalla correzione del 7 agosto 2020, avvenuta in zona 2.070$. In caso di breakout rialzista il primo obiettivo si potrebbe collocare a 1.800$. Un rifiuto alla rottura, da parte dei livelli attuali, potrebbe riportare il lingotto verso il supporto statico a 1.680$.

Impostazione tecnica generale decisamente migliore per l’argento, che mostra una forza relativa superiore rispetto al parente più nobile, anche grazie alla sua destinazione principalmente industriale.

Da evidenziare inoltre il movimento di accelerazione del palladio (Future FULL0621) che rompe con forza la fase di compressione che durava dalla fine di luglio 2020 e chiude la settimana in allungo a quota 2.630.

Altro movimento per il petrolio, WTI e Brent, che lascia spazio alle prese di beneficio nella scorsa settimana. Barra di forte negatività per la seduta di giovedì, che porta il barile al test del supporto in zona 60$ per il WTI e 62,5$ per il Brent. Fondamentale il mantenimento dell’area di prezzo attuale. Una violazione lascerebbe pensare ad un ritracciamento più profondo, con possibile test della trendline dinamica di medio periodo.

Il Bitcoin al test della resistenza a 60.000$

Il Bitcoin (BTC/USD) si trova alla prova della resistenza statica in area 60.000$ e sembra trovare una certa difficoltà nella violazione dell’area di prezzo. La criptovaluta appare in pressing sui valori attuali e prova il breakout, ma senza successo. In caso di rottura rialzista il primo obiettivo si potrebbe inserire in area 65.000$. Se invece la moneta digitale dovesse tornare indietro, il supporto statico più vicino si troverebbe a 55.000$.

Dopo il ritracciamento avvenuto sui livelli del 22 febbraio 2021 e il conseguente pullback in zona 45.000$, il prezzo sembra avere ritrovato la spinta rialzista e una decrescente volatilità, anche se attualmente si presenta sempre oltre i valori medi del 2020. L’impostazione tecnica di breve appare quindi ancora positiva. Solo una rottura di quota 48.500$ potrebbe lasciare presagire un’inversione di tendenza importante.

Gli asset sotto i riflettori della settimana

Questa settimana sotto i riflettori si evidenziano alcuni titoli ed in particolare: Canadian Bank Of Commerce, Johnson Controls, Mc Donald’s, Broadcom e Discovery Inc.

Da aggiungere alla lista dei titoli da tenere controllati anche: Abbott Laboratories, Bank of America, Home Depot e le possibili inversioni dai livelli attuali di Deere e Dell Tecnologies.

Tra le azioni del mercato italiano sotto la lente sul FTSEMib40: CNH Industrial, A2a, Eni, Generali Assicurazioni e Mediaset. Sul segmento Midcap e Star invece Sol e La Doria e sull’AIM Italia, Digital Value.

Nel Forex si sottolinea il movimento dell’EUR/JPY, con la rivalutazione di medio termine dell’euro che subisce una pausa di assestamento; del Kiwi NZD/USD, con il test del supporto dinamico di medio periodo e del cambio esotico USD/TRY, con la forte rivalutazione nelle ultime sedute della lira turca nei confronti del biglietto verde.

Tra i metalli industriali in evidenza il Copper (Future Full0521), in trend positivo di medio termine e alla formazione di un «pennant» di continuazione, mentre tra le soft commodities da seguire sempre la Soybean Oil (Future Full0521), in leggera flessione all’interno di un contesto rialzista di medio termine e il Cotton n.2 (Future Full0521).

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