Gli asset sotto la lente di questa settimana. Dagli indici europei ai titoli azionari passando dal Bitcoin, oro, forex e petrolio.
I mercati azionari europei concludono la settimana poco sopra la parità, con l’indice FTSEMib, migliore listino dell’eurozona. Gli indici americani faticano invece a ritrovare le energie che, li aveva sostenuti negli ultimi mesi e appaiono stanchi. L’euro si assesta in una fase di compressione contro il biglietto verde, mentre il petrolio retrocede e si assesta sulla trendline dinamica di medio termine. Il Bitcoin infine prosegue la discesa mostrando una forte volatilità e un eccessivo nervosismo.
Europa vs Stati Uniti
I mercati europei appaiono indecisi con un avvio di settimana in negativo e una ripresa dei punti perduti nelle ultime sedute di mercato. I listini dell’eurozona chiudono quindi all’insegna delle leggera crescita, nonostante la partenza contrastata.
Titolo di migliore listino europeo è assegnato al FTSEMib che guadagna il +0,84%, seguito nuovamente dallo spagnolo Ibex35 con un rialzo del +0,64%. Praticamente in parità invece il mercato tedesco, con una performance del +0,14%, e il francese, Cac40 con un +0,05%.
Leggero segno negativo per gli indici americani, dove l’S&P500 chiude a quota 4.160,97 con un calo dello 0,31%, il Dow Jones registra un -0,46%, peggiore mercato negli USA, mentre il Nasdaq Composite segna una variazione settimanale positiva dello 0,51%.
Tra i settori europei dello Stoxx dell’area euro in verde le telecomunicazioni con una salita dell’+2,30% e la filiera dell’auto con un +2.04%. In rosso invece alcuni comparti tra cui i materiali di base con un calo del 3,24% e le assicurazioni con una flessione dello 0,99%.
Negli Stati Uniti, tra i settori del Dow Jones, sotto la lente nelle ultime cinque sedute di mercato si evidenziano in particolare i segni rossi, tra cui il calo delle telecomunicazioni con una flessione del 4,98%, i petroliferi con una discesa del 2,13% e le costruzioni e materiali edili con una discesa del 2,02%.
EUR/USD in compressione. Cable in pressing
L’euro contro il dollaro americano (EUR/USD) si assesta a quota 1,2180, dopo una settimana dettata dall’indecisione nel movimento di breve termine. La major sembra rifiatare prima della ripresa del trend impostato a fine marzo 2021. La rottura della fase di compressione potrebbe condurre il prezzo verso il primo obiettivo long in area 1,2350, massimo della seduta del 6 gennaio 2021. Un cambio di direzione sarebbe possibile solo al breakout della trendline di breve periodo e del supporto statico a 1,2050.
Il Cable (GBP/USD) si porta al test della resistenza in area 1,4235. Una rottura rialzista potrebbe indirizzare la major verso quota 1,44. Diversamente, un rifiuto dell’area di prezzo, potrebbe condurre la quotazione al test del supporto statico in area 1,40.
L’Oro in allungo. Il Petrolio indietreggia
Il Gold rompe a rialzo la resistenza dinamica di medio termine e si porta verso il test del livello statico in zona 1.900$. Una violazione anche di quell’area potrebbe portare il lingotto verso quota 1.940$. In caso di rifiuto del breakout si vedrebbe invece nuovamente il metallo prezioso alla prova del supporto statico e della trendline a 1.850$, anche area di passaggio della SMA(200), media mobile di lungo termine.
Il petrolio, WTI, si trova in appoggio sul supporto dinamico di passaggio poco sotto il prezzo attuale. Il ritracciamento del barile, avviato all’inizio della settimana di mercato, ha condotto il prezzo a chiudere in area 63,58$, nella giornata di venerdì scorso. Se il movimento dovesse proseguire a ribasso, il prossimo target short si potrebbe collocare a 60$. Pullback e cambio di tendenza solo sopra 67,5$.
Bitcoin in profondo rosso
Il Bitcoin (BTC/USD) manifesta una profonda crisi. Il movimento evidenziato nelle ultime sessione di mercato appare molto nervoso e privo di direzionalità. La volatilità, rappresentata dall’ATR(14) è in fase di forte crescita e le ultime barre, tutte ad ampio range, continuano a mostrare grandi escursioni intraday di prezzo.
L’impostazione tecnica attuale di breve periodo è negativa e non mostra segnali di ripresa. Il passaggio della SMA(200), poco sopra i prezzi attuali, non sembra apportare dei benefici alla situazione. Il riassorbimento del minimo della seduta del 19 maggio in area 30.000$, potrebbe essere un segnale di tenuta, ma rimane difficile pensare ad un cambio di direzionalità costante nel breve termine.
Gli asset sotto i riflettori della settimana
Nelle prossime sedute di mercato da controllare alcuni titoli ed in particolare: Costco, Astrazeneca, Pfizer, Prologis, Target, Fortinet e Intuit.
Da aggiungere alla lista delle azioni da tenere monitorate anche: T. Rowe Price, Abbvie, Canadian Imperial Bank, Mondelez, Bank of Montreal, Danaher, Johnson & Johnson e Novo Nordisk.
Tra i titoli del mercato italiano sotto la lente sul FTSEMib40: Generali Assicurazioni, A2a, Poste Italiane, Prysmian, Interpump, Campari, Amplifon, Moncler e Prysmian. Sul segmento Midcap e Star invece Brunello Cucinelli ed Esprinet.
Nel Forex si tengono monitorati gli andamenti del Kiwi (NZD/USD) e USD/CAD. Tra i cambi contro euro invece l’EUR/JPY.
Tra i metalli preziosi in evidenza la prova del supporto statico per il Palladio (Future Full0621), mentre tra gli industriali si evidenzia il ritracciamento del Copper (Future Full0721).
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