Gli asset sotto la lente di questa settimana. Dagli indici ai titoli azionari, passando dall’eur/usd, petrolio e Bitcoin.
I mercati azionari europei indietreggiano, dopo la settimana precedente all’insegna della positività. I listini americani invece si fermano e prendono posizione in una fase di assestamento. L’euro si dimostra forte, contro un dollaro in difficoltà nei confronti delle principali valute, mentre il lingotto si appresta ad affrontare la prima resistenza dopo l’inversione. Il petrolio arretra e il Bitcoin non sembra trovare le energie per arrestare la discesa di breve periodo.
Europa vs Stati Uniti
I mercati europei perdono qualche punto e lasciano spazio ad un movimento di swing e a qualche presa di beneficio. Il listino di Francoforte si prende una pausa di riflessione dopo la registrazione del nuovo massimo storico. Breve passo indietro anche per gli altri panieri dell’area euro, che lasciano qualche profitto sul terreno.
Settimana all’insegna della negativa per i listini dell’eurozona con il FTSEMib, peggiore mercato europeo, che perde l’1,45%, seguito dal Dax30 con una flessione dell’1,17%%, dal Cac40 con un -0,46% ed infine dall’Ibex35, che chiude in parità, con un +0,06%.
Fase di consolidamento invece per gli indici americani che restano sui valori della scorsa settimana. L’S&P500 si presenta in pressing sul nuovo massimo storico, mentre il Nasdaq Composite arriva al test del top registrato il 16 febbraio 2021.
Tra le performance a stelle e strisce in parità l’S&P500, che perde lo 0,03%, il Nasdaq Composite che scende dello 0,13% e il Dow Jones che registra un -0,39%.
Tra i settori europei dello Stoxx dell’area euro si rileva, tra i favori degli operatori, gli alimentari con una salita dell’+1,58%, i tecnologici con un rialzo del +1,35% e i media con un +1,30%. In rosso molti comparti, con un calo delle filiera dell’auto del -3,23%, le banche commerciali con una flessione del 3,01% e i viaggi e tempo libero con una discesa dell’1,78%.
Negli Stati Uniti, tra i settori del Dow Jones, sotto i riflettori della scorsa settimana evidenziamo in particolare il farmaceutico con una salita del +1,70% e le telecomunicazioni con una crescita del +1,44%. I peggior comparti si dimostrano invece i petroliferi con una discesa dell’1,84%, i materiali di base con un calo dell’1,62%, e i beni di consumo con una perdita dell’1,53%.
EUR/USD rompe a rialzo la trendline di breve periodo
L’euro prosegue l’apprezzamento nei confronti del biglietto verde. la quotazione rompe la trendline negativa di breve periodo e la resistenza statica in zona 1,2050. Ad oggi l’EUR/USD sembra indirizzato verso quota 1,22. Un cambio di tendenza sarebbe possibile al rientro del prezzo sotto il livello dinamico. L’euro quindi appare rinvigorito e intenzionato a continuare il trend positivo di breve termine.
La debolezza del dollaro americano prosegue, come dimostrato anche dalla discesa del Dollar Index, rappresentativo della tendenza del biglietto verde contro le principali valute.
Un cambio di tendenza della major sarebbe plausibile solo sotto quota 1,19, zona di supporto, che potrebbe condurre il prezzo verso l’area dei 1,1750.
Oro al test della resistenza. Il Petrolio esce dalla compressione e poi indietreggia
Il Gold si appresta ad affrontare la resistenza in zona 1.800$. Un breakout potrebbe portare la quotazione verso i 1.850$. In caso di mancato superamento dell’area di prezzo, il lingotto invece potrebbe scivolare verso i 1.750$.
Il primo obiettivo long si potrebbe inserire a 1.850$ e successivamente a 1.900$. Il rimbalzo potrebbe trovare un ostacolo nel passaggio della trendline dinamica di medio periodo e nella SMA(200), media mobile di lungo termine, che potrebbero incrociare entrambi quota 1.850$.
Il petrolio, WTI, esce a rialzo dalla figura di continuazione, lasciando presagire un allungo, poi invece indietreggia verso la fine della settimana. Una ripartenza sarebbe possibile sui valori attuali, ma resta fondamentale non scendere sotto quota 60$ e oltrepassare la trendline dinamica di medio termine per non pensare ad una cambio di scenario in ottica short.
Il Bitcoin continua la progressione ribassista
Il Bitcoin (BTC/USD) prosegue nella discesa e raggiunge l’area dei 50.095$ in chiusura di settimana. L’inversione, avviata sul massimo intraday del 14 aprile, non sembra intenzionata ad arrestarsi, nonostante il riassorbimento del minimo della barra del 23 aprile 2021 e la candela inside della seduta successiva.
Ad oggi è importante il mantenimento dei livelli attuali, sotto i quali il prezzo potrebbe dirigersi verso la zona dei 45.000$. Per sperare in una ripartenza sarebbe fondamentale il recupero della trendline di medio periodo.
Gli asset sotto i riflettori della settimana
Questa settimana sotto i riflettori alcuni titoli ed in particolare: Fortinet, Lowe’s, Alphabet, Target, Sherwin Williams, MC Donald’s, Idexx Laboratories, Accenture, Danaher Corp. e Microsoft.
Da aggiungere alla lista delle azioni da tenere monitorate anche: Garmin, Estee Lauder, Medtronic, Progressive, Thomson Reuters, The Blackstone, Seagate e Stryker Corp.
Tra i titoli del mercato italiano sotto la lente sul FTSEMib40: A2a, Amplifon, CNH Industrial e Interpump. Sul segmento Midcap e Star invece De Longhi, Tamburi Investment Partners e Unieuro.
Nel Forex si sottolinea il movimento dello USD/CHF in continua discesa e delle valute emergenti ed in particolare: USD/MXN, al test della trendline di medio/lungo periodo e USD/TRY, che si dirige verso l’area degli 8,50.
Tra i metalli preziosi ancora interessante il movimento del Palladio (Future Full0521), alla rottura della resistenza. Tra gli industriali invece in evidenza sempre il Copper (Future Full0521), al test del massimo intraday del 25 febbraio 2021.
Infine si segnalano tra le soft commodities: La Soybean Oil (Future Full0521) e il Corn (Future Full0521) Si sottolinea inoltre anche la fuga del Lumber (Future Full0521).
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