Un emendamento al decreto Superbonus, approvato in commissione, ripristina cessione del credito e sconto in fattura per alcuni bonus edilizi: per quali lavori e da quando.
Non è un ritorno della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per tutti i lavori, ma di certo in tanti si sentiranno sollevati. Sul fronte Superbonus si sblocca la partita sul decreto in discussione in commissione Finanze alla Camera dei deputati: i piccoli interventi agevolati con bonus edilizi di vario tipo tornano.
In commissione è stato votato il primo pacchetto di emendamenti ed è stata approvata una modifica che ripristina la cessione del credito per i lavori già avviati prima dell’entrata in vigore del decreto Superbonus, che ha bloccato lo sconto in fattura.
A questa modifica se ne aggiungono anche altre, sostenute da maggioranza e opposizione, ma di minor rilevanza. Cosa cambia sulla cessione del credito e quali sono i casi in cui è possibile tornare a usufruire dello sconto in fattura? Entriamo nel dettaglio.
Torna lo sconto in fattura per infissi e caldaie
La cessione del credito e lo sconto in fattura tornano in particolare per i lavori di edilizia libera, come l’installazione di infissi e caldaie: non avendo necessità di documenti come la Cila da presentare, il rischio era che chi ha pagato un acconto per i lavori prima dell’entrata in vigore dello stop alla cessione potesse poi essere costretto a pagare tutto e vedersi restituire la cifra attraverso le detrazioni in più anni.
Le cessioni non saranno più agganciate all’inizio dei lavori: basterà invece il pagamento dell’acconto, se è stato effettuato entro il 16 febbraio restano cessione e sconto in fattura. Se invece non c’è il bonifico può bastare l’esistenza di un accordo tra le parti attestata sia dal committente che dal prestatore attraverso “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”. Per i casi di acquisto e di mancata registrazione del preliminare, invece, viene cancellato il requisito del preliminare. Si andrà a vedere la data di presentazione della richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori edilizi.
Superbonus 110% villette e lo sblocco dei crediti
Nulla è stato deciso, per il momento, sul Superbonus al 110% per le villette. Sembra probabile una proroga della scadenza dal 31 marzo al 30 settembre, almeno per i lavori il cui stato di avanzamento al settembre del 2022 era almeno del 30%.
Nessuna soluzione, a oggi, è stata individuata per lo sblocco dei crediti. Finora le ipotesi più accreditate erano quella degli F24 e quella della conversione in titoli di Stato: oggi, però, sembrano entrambe da escludere. Il governo sta quindi valutando altre possibilità, assicurando con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ci sarà una soluzione per gli esodati dei bonus edilizi.
Bonus edilizi, le banche sbloccano i crediti
Si sblocca, invece, l’acquisto dei crediti d’imposta da parte delle banche, che avranno una disponibilità di 5-6 miliardi per riaprire le cessioni. Il Mef, infatti, lascia trapelare soddisfazione, come riporta Il Sole 24 Ore, per le risposte degli istituti dopo gli incontri degli scorsi giorni. L’acquisto dei crediti d’imposta ripartirà anche per assicurazioni e Poste.
Quando si chiuderà il decreto Superbonus
La svolta definitiva è attesa tra il 25 e il 27 marzo: entro l’inizio della prossima settimana, infatti, il decreto Superbonus dovrebbe essere approvato in commissione, per poi passare mercoledì 29 marzo all’esame dell’Aula.
Le altre novità del decreto Superbonus
Un emendamento votato da maggioranza e opposizione permette di continuare ad accedere alla cessione dei crediti per lo sconto del 75% sugli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Altra novità riguarda l’obbligo di Soa per i cantieri sopra i 516mila euro che accedono ai bonus casa: la soglia andrà calcolata sulla base di ogni singolo contratto di appalto e di subappalto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti