Tredicesima invalidità civile 2023, a chi arriva e importi

Simone Micocci

17 Novembre 2023 - 12:04

Invalidità civile, quando spetta la tredicesima in pagamento il 1 dicembre 2023 e le regole per calcolarne l’importo.

Tredicesima invalidità civile 2023, a chi arriva e importi

Il 1 dicembre 2023 verrà pagata la tredicesima sulla pensione, come pure sui trattamenti assistenziali riconosciuti agli invalidi civili. Tuttavia, la tredicesima sull’invalidità civile 2023 non si applica su tutte le prestazioni: ci sono infatti dei trattamenti erogati per 12 mensilità e altri per 13.

Se siete invalidi civili, quindi, è importante che conosciate le regole su quando spetta la tredicesima e quando invece no, così da evitare di restare delusi al momento del pagamento dell’assegno.

A tal proposito, ecco un resoconto di quali sono le pensioni per invalidi civili su cui a dicembre si aggiunge la tredicesima, nonché le regole su come calcolarne l’importo.

Tredicesima invalidità civile 2023, a chi spetta

Spetta la tredicesima mensilità sul trattamento assistenziale riconosciuto agli invalidi civili totali, con limite di reddito pari a 17.920 euro, come pure agli invalidi con percentuale compresa tra il 74% e il 99% (ma con reddito che non supera i 5.391,88 euro), il cui importo per entrambi è pari a 313,91 euro al mese ma verrà presto aumentato per effetto del conguaglio della rivalutazione.

Ad averne diritto anche i ciechi civili assoluti e parziali, i quali - se con reddito non superiore a 17.920 euro - percepiscono una pensione rispettivamente di 339,48 e 313,91 euro.

Lo stesso vale per la pensione riconosciuta ai sordi civili, sempre con importo di 313,91 euro per coloro che hanno un reddito che non supera i 17.920 euro.

Hanno diritto alla tredicesima anche coloro che percepiscono l’indennità per talassemia, riconosciuta indipendentemente dal reddito a coloro a cui è stata diagnosticata drepanocitosi o talassemia major. L’importo in questo caso è pari a 563,74 euro mensili.

Quando non spetta la tredicesima

Non spetta invece la tredicesima sui trattamenti di accompagnamento: ad esempio, sull’indennità di accompagnamento per invalidi civili totali (pari a 527,16 euro quest’anno), oppure quella per ciechi civili assoluti (959,21 euro).

Tredicesima mensilità indennità di frequenza

Merita un approfondimento la questione relativa al pagamento della tredicesima mensilità sull’indennità di frequenza riconosciuta ai minori con disabilità e finalizzata all’inserimento scolastico e sociale.

Inizialmente, infatti, la Corte di Cassazione - con la sentenza n. 13985 del 2008 - ha esteso il diritto alla tredicesima mensilità anche per i percettori di indennità di frequenza, salvo poi tornare sui propri passi con la sentenza n. 16329 del 2008 negando questo diritto per la differente funzione sociale che questa prestazione assolve rispetto all’assegno d’invalidità civile.

Oggi l’orientamento della giurisprudenza, consolidato dalle successive sentenze della Cassazione n. 16329 del 2008, n. 8163, n. 8167, n. 7310, n. 4409 e n. 1842 del 2009, n. 5716, n. 5553 e n. 5409 del 2010, e 3585 del 2012, non lascia spazio ai dubbi, precludendo il riconoscimento della tredicesima mensilità sulla cosiddetta indennità di frequenza che oggi, ricordiamo, ha un importo pari a 313,91 euro per coloro che hanno un reddito che non supera la soglia di 5.391,88 euro.

Calcolo della tredicesima sull’invalidità civile

Le regole di calcolo sono le stesse previste per la tredicesima sulla normale pensione: spetta dunque un assegno pari all’importo del trattamento percepito, parametrato però in base alle mensilità godute nell’anno di riferimento.

Gli invalidi civili che quindi percepiscono la pensione da prima di gennaio 2023 vedranno raddoppiare l’importo del cedolino in quanto appunto la tredicesima è esattamente pari al valore del trattamento percepito.

A chi invece percepisce la pensione d’invalidità civile, ad esempio, da luglio 2023, l’importo della tredicesima mensilità è esattamente la metà (6/12) del trattamento, pari quindi a 156,95 euro (al netto però dell’anticipo della rivalutazione che verrà effettuato il mese prossimo).

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