Il colosso di Cupertino prosegue il 2019 sull’onda delle vendite. Dal punto di vista operativo si potrebbero valutare strategie di matrice long di breve respiro, in modo tale da intercettare un potenziale rimbalzo dovuto all’eccesso di pressione ribassista
Seduta pesante per Apple, che a poco più di due ore dall’apertura di Wall Street mette a segno un pesante -8,91%, attestandosi a 143,84 dollari e formando un ampio gap down. Rispetto a ieri, il colosso di Cupertino ha lasciato sul terreno più di 68 milioni di capitalizzazione. In questo quadro, la società della mela morsicata sta costruendo la peggiore giornata di contrattazioni da gennaio 2013.
A pesare sulle quotazioni è il taglio delle stime sui ricavi relative all’ultimo trimestre del 2018 annunciato ieri dal CEO della società, Tim Cook (per approfondire).
Apple, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I venditori hanno trovato terreno fertile per prosperare, basta infatti pensare che poco dopo l’open di sessione è stato annullato il rimbalzo partito il 26 dicembre 2018. Prosegue quindi il crollo verticale del componente dei FAANG, che dai massimi del 3 ottobre 2018 ha segnato un -38,96%, senza presentare impulsi bullish degni di nota.
Graficamente, la pressione ribassista è aumentata in due momenti diversi: il primo corrisponde al breakout del livello statico a 214,025 dollari, il secondo invece con la violazione della linea di tendenza che collega i minimi del 9 febbraio a quelli del 27 aprile 2018.
I corsi sono giunti però ad una zona supportiva piuttosto importante, in quanto corrispondente al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato con i minimi del 12 maggio 2016 e i top del 3 ottobre 2018. A ciò si unisce anche l’area di concentrazione di domanda lasciata in eredità dai minimi dell’11 aprile 2017.
A corroborare l’ipotesi di un eventuale ritorno dei compratori, almeno nel breve periodo, è il fatto che l’oscillatore RSI settato a 14 periodi sia entrato in una fase di eccesso di pressione bearish.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Apple
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long nel breve periodo, in caso di approdo dei prezzi in area 140 dollari. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto a 134 dollari, l’obiettivo principale a 150 dollari e l’obiettivo finale a 153 dollari.
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