Scendono le bollette del gas del 34,2% a gennaio e, intanto, il governo si appresta a modificare gli aiuti contro il caro energia finora previsti fino a marzo: cosa succederà nei prossimi mesi?
Da una parte il prezzo del gas in calo, dall’altra la volontà di rimodulare gli aiuti in bolletta. Così le misure contro il caro energia del governo Meloni potrebbero cambiare nei prossimi mesi. Partendo anche dal fatto che il calo delle tariffe sul mercato tutelato sta contribuendo e può ancora contribuire ad arrestare parzialmente la corsa dell’inflazione, già da gennaio.
Sulle bollette del gas sono arrivate le prime buone notizie, annunciate anche dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: la bolletta a gennaio scende del 34,2%. Notizie che si affiancano a un prezzo del gas che resta ancora sotto i 60 euro al megawattora e che permetterà di vedere tariffe più basse sulle bollette di famiglie e imprese.
Cosa cambierà nelle prossime settimane dal punto di vista dei prezzi e di riduzione delle tariffe? E, ancora, quali saranno i prossimi interventi del governo che ha già annunciato di voler cambiare il sistema attualmente in vigore per gli aiuti in bolletta? Entriamo nel dettaglio.
Bollette del gas: tariffe giù del 34,2%
Per quanto riguarda le bollette del gas, è arrivato l’aggiornamento mensile dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera): la riduzione, alla fine, è stata del 34,2% sulla bolletta di gennaio. Per le famiglie in tutela la riduzione non compensa, ancora, gli aumenti dell’ultimo anno.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, aveva previsto che le bollette di gennaio sarebbero dovute scendere circa del 40%, dopo l’aumento del 23% registrato a dicembre. Per quanto i dati al momento siano positivi, non si può comunque dire - secondo Tabarelli - che la crisi energetica sia alle spalle e i prezzi potrebbero anche tornare a crescere.
Caro energia, rischio stangata per i Comuni
Nonostante il prezzo del gas in calo, però, i problemi restano. A partire da quelli dei Comuni, che rischiano una stangata da quasi un miliardo di euro per il 2022: una media di circa 121mila euro a municipio con l’impennata della spesa per le utenze e i canoni riguardanti sia l’energia elettrica che il gas: +46,2% rispetto al 2021. Il rischio è che i costi dei servizi possano ulteriormente aumentare nel 2023 per compensare le minori entrate, ma non solo: l’altro pericolo è che i Comuni decidano di alzare le imposte locali per far cassa e recuperare i soldi spesi a causa della crisi energetica.
Come cambieranno gli aiuti in bolletta
Il governo Meloni ha intenzione di cambiare gli aiuti in bolletta attualmente previsti e in scadenza a fine marzo. Come detto dal ministro Giorgetti, già dal primo aprile verranno prorogate alcune misure, mentre altre cambieranno: la mitigazione dei prezzi avverrà sotto una forma diversa rispetto alla fase finora vissuta, ritenuta emergenziale.
Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia, ha spiegato a SkyTg24 che la bolletta verrà divisa in due parti: una, per il 70-80%, in regime tutelato, e la parte restante invece flessibile. Con un nuovo meccanismo che premierà chi è più virtuoso, ovvero chi consumerà meno. In che modo, però, è ancora da definire.
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