Ecco chi non può ottenere il passaporto per viaggiare oltre l’Unione europea: dalle condanne penali alla mancanza dell’autorizzazione quando necessaria.
Il passaporto è un documento d’identità indispensabile per i cittadini italiani che vogliono viaggiare al di fuori dell’Unione europea. All’interno dell’Unione, infatti, per i viaggi è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio. Per raggiungere altri paesi è invece indispensabile richiedere il passaporto, che in alcune circostanze può essere negato, analogamente alla carta d’identità per espatrio. Vediamo chi non può ottenerlo secondo la legge italiana.
Chi non può ottenere il passaporto
Il nostro ordinamento vieta il passaporto soltanto per circostanze meritevoli di particolare tutela, per la sicurezza stessa del viaggiatore oppure per motivi di natura pubblica. Il passaporto viene quindi negato per le seguenti ragioni:
- Ammende o multe di condanna non pagate.
- Condanne penali.
- Reperibilità per indagini.
- Mancanza di autorizzazione per i minori e le persone sottoposte alla potestà tutoria.
- Non rispetto degli eventuali obblighi militari.
Passaporto negato per ammende o multe non pagate
Il rilascio o il rinnovo del passaporto possono essere negati se il richiedente non ha pagato delle ammende. Si tratta sostanzialmente di multe, comminate dal giudice attraverso la sentenza di un processo penale. L’ammenda rappresenta a tutti gli effetti una pena, anche se pecuniaria; pertanto, deve essere estinta, al pari di ciò che succede in caso di pena detentiva. Lo stesso principio si applica anche alle multe comminate dal giudice in sede di condanna penale, come alternativa o combinazione rispetto alla reclusione.
Se il passaporto viene negato per questo motivo, il richiedente deve quindi procedere al pagamento presso l’ufficio di recupero crediti del tribunale che ha emesso la condanna. Con la prova di pagamento, poi, l’ufficio potrà rilasciare l’autorizzazione al rinnovo o al rilascio del passaporto.
Passaporto vietato in caso di condanne penali
La negazione del passaporto in caso di condanne penali comprende la normativa circa le ammende, oltre a quella sulle condanne detentive. In particolare, secondo l’articolo 3 della legge n. 1185/1976, chi deve scontare una pena restrittiva della libertà personale (o soddisfare un’ammenda) non può ottenere il passaporto. Si tratta quindi delle persone condannate a scontare un certo periodo in carcere o in altre misure restrittive come la detenzione domiciliare per i reati commessi.
La legge cerca ovviamente di evitare in questo modo la fuga del condannato, il quale non può avere il passaporto finché la pena non sia estinta. In questo caso per ottenere il passaporto bisogna attendere di scontare completamente la pena o, quando le circostanze lo permettono, richiedere la prescrizione. La sospensione condizionale della pena, invece, non è sufficiente al rilascio del passaporto, in quanto prevede il superamento di un periodo di 5 anni a determinate condizioni. Il mancato rispetto delle condizioni interrompe la sospensione e il soggetto in questione deve scontare la pena prevista; perciò, lo Stato deve assicurarsi la sua reperibilità.
I precedenti penali, invece, non rappresentano un ostacolo al rilascio del passaporto e tanto meno eventuali denunce. Prima di viaggiare, tuttavia è opportuno verificare la normativa del paese di arrivo. Gli Stati Uniti, ad esempio, possono vietare il visto per alcuni reati considerati molto gravi, tenendo conto comunque di vari aspetti. Bisogna anche ricordare che le autorità preposte al rilascio del visto sono autorizzate ad accedere al casellario giudiziale.
Reperibilità per indagini in corso
Il passaporto può essere negato, naturalmente in via temporanea, anche alle persone necessarie al fine di un procedimento penale in corso o rilevanti per lo svolgimento delle indagini. Non è necessario in tal proposito che il soggetto in questione abbia un ruolo primario nelle indagini, ma potrebbe semplicemente essere chiamato a testimoniare come persona informata sui fatti.
Passaporto negato per mancanza di autorizzazione
Il passaporto può essere negato anche ai minorenni se uno dei due genitori non è d’accordo e non presta il consenso e il giudice non rilascia l’autorizzazione cautelare. La medesima disciplina si applica anche alle persone soggette a potestà tutoria, ad esempio gli interdetti, sempre nel caso in cui manchi l’assenso del tutore o del giudice tutelare.
Passaporto negato per gli obblighi militari
Il passaporto può essere negato anche se il cittadino richiedente non ha assolto gli obblighi militari. Con la sospensione della leva obbligatoria nel nostro Paese, questa circostanza non riguarda più i cittadini italiani ma può interessare coloro che hanno doppia cittadinanza e devono perciò essere in regola anche con la normativa estera di riferimento.
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