Alcuni economisti si mostrano preoccupati riguardo il futuro economico della Cina, la politica espansiva del Paese potrebbe avere una battuta d’arresto.
Per molti investitori la Cina rappresenta la nuova terra delle opportunità d’investimento, un Paese emergente con forti prospettive di sviluppo. I recenti avvenimenti hanno però messo in discussione queste considerazioni creando panico fra gli operatori eccessivamente esposti nei confronti dei titoli del mercato borsistico numero uno in Asia.
Economia cinese: perché alcuni esperti sono preoccupati?
A spaventare alcuni analisti continua ad essere la carente spinta dal lato dei consumi, la quale continua a mancare nonostante l’allentamento delle restrizioni anti-Covid avvenuto ormai qualche mese fa. Si parla appunto di un «rallentamento» economico con cui la Cina dovrà probabilmente fare i conti. Gli strumenti a disposizione del Paese per combattere questa battaglia non divergono alla fine da quelli utilizzati i momenti difficili delle economie occidentali: si parla del tasso d’interesse e dello sfruttamento di una politica monetaria espansiva. Ciò che si domandano però alcuni esperti è: quanto ancora la Cina può permettersi di continuare a stimolare l’economia del Paese tramite questi strumenti?
La M2 cinese a novembre 2022 era superiore del 35% rispetto quella statunitense e gli operatori temono l’era espansionistica della Cina possa avere vita breve. Oltretutto vi è da considerare il fatto che attualmente tutti gli sforzi messi in atto per stimolare i consumi del Paese non sembrano aver funzionato. Nel 2022 il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto solo del 3%, schiacciato dai severi controlli Covid-19, una crisi nel settore immobiliare e una indirettamente forzata sospensione delle attività delle imprese. In aggiunta, vi è da considerare che l’economie occidentali, specialmente quella europea, giocano un ruolo cruciale per la crescita della Cina. L’Europa è il principale partner commerciale ed il volume degli ordini di esportazione si è drasticamente ridotto, probabilmente a causa delle recenti turbolenze economiche.
Il governo cinese la pensa diversamente
Naturalmente il governo cinese si è mostrato fiducioso riguardo il raggiungimento degli obiettivi di crescita del 2023, quindi circa il 5% di espansione economica. Ciò dovrebbe essere raggiungibile grazie principalmente ad una ripresa dei consumi che, secondo le previsioni di Zhao, dovrebbero tornare a stimolare l’economia del Paese. Secondo le sue dichiarazioni il turismo, la ristorazione e le vendite al dettaglio sono già migliorate in modo significativo, alimentando il settore dei consumi dal capodanno lunare e facendo ripartire bene l’economia.
Queste considerazioni sembrano aver tranquillizzato i mercati finanziari del Paese, alimentando il sentiment di fiducia riguardo la ripresa economica del Paese.
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