Durante l’uscita dei tassi Fed abbiamo visto una forte volatilità sui mercati, ora ci troviamo sui minimi.
Da settimane ci troviamo su minimi importantissimi in diversi asset finanziari, principalmente azioni e cambi contro il dollaro. Oggi, vediamo i mercati reagire in modo molto forte a queste accelerazioni di prezzo al ribasso che, qualora dovessimo considerare le analisi precedenti, potrebbero essere viste come fortissime occasioni per vedere quel rimbalzo di cui parliamo da un po’ di tempo.
I mercati azionari ieri hanno fatto prima dei massimi, con forti accelerazioni al rialzo ben definite e poi c’è stata la negazione assoluta di questi movimenti con un forte ribasso durato per parte della notte (sessione asiatica). Durante la sessione asiatica abbiamo visto, invece, dei movimenti molto interessanti in ottica rialzista.
Fed alza i tassi e la reazione dei mercati
Il rialzo dei tassi da parte della Fed di 75 punti base fino al 3,00-3,25% era decisamente atteso dal mercato. Fino al giorno prima più dell’80% degli operatori intervistati dal Cme attendeva un rialzo di questo tipo mentre solamente una minoranza degli operatori, circa il 16%, si attendeva un rialzo ancora più forte da parte della Fed.
Nessuna novità quindi, se non la possibilità di vedere un rallentamento della crescita americana dovuta proprio all’aumento dei tassi e all’inflazione che fa fatica a scendere, anche questo scenario è comunque ampiamente atteso dal mercato visto che le dinamiche macroeconomiche non lasciano di certo spazio alla crescita. In sostanza, ieri è successo quanto di più ovvio poteva accadere, ossia un rialzo atteso con dichiarazioni da parte di Powell che non ha detto nulla di nuovo.
I mercati hanno dapprima cercato minimi per accelerare al rialzo, parliamo di mercati sia americani che europei, e poi hanno rotto con violenza i minimi della giornata per poi proseguire questo trend fortissimo al ribasso fino a poche ore dall’apertura del cash asiatico. Dalle 3 del mattino in poi, i mercati sono stati comprati con una certa forza, una bella reazione da minimi veramente rilevanti nel lungo periodo che potrebbero risultare essere i minimi dai quali potrebbe partire un rialzo importante fino a fine 2022. In questo scenario è utile rivedere la situazione tecnica osservando quanto successo in Europa.
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Dax, la reazione sui minimi
Il grafico che troviamo in allegato prende come riferimento un timeframe giornaliero. La dinamica, in questo momento sembra essere fortemente rialzista con i minimi dei giorni scorsi ricomprati con una forza veramente palese. Minimi in area 12500, ossia i minimi di marzo e di luglio, ricomprati senza molte esitazioni, un segnale forte di ripresa.
Attenzione però alla dinamica intraday che potrebbe avere dei cambiamenti dovuti proprio a questa forte accelerazione al rialzo, non si escludono scivoloni al ribasso che potrebbero portare il mercati verso i livelli di apertura del cash europeo in area 12600, scenario che comunque non andrebbe a intaccare in modo significativo la ripresa in atto. Come possiamo notare, l’area verde sempre presa in considerazione come area di rimbalzo, non è stata violata nel tentativo di discesa di ieri.
La reazione del mercato valutario e lo Yen
Il cambio con lo Yen giapponese, primo capro espiatorio della forza del dollaro, ha capitolato durante la mattinata passando da area 146 ad area 141, ben 5 figure di ribasso. Un respiro quello di UsdJpy che si attendeva da parecchio tempo e che gli operatori sul mercato dei cambi vedono come un buon segnale di inizio di debolezza del dollaro. In questo movimento sono molti a essersi fatti male considerando che solamente questo movimento ha annullato i progressi fatti al rialzo dal 5 settembre.
Nel frattempo EurUsd, che aveva toccato i minimi assoluti in area 0,9810 nella serata di ieri, ha recuperato circa una figura portandosi a ridosso di 0,99. La sterlina, il cambio GbpUsd, in attesa della decisione sui tassi di interesse, è tornata poco sopra 1,13 dopo aver toccato i minimi in area 1,1210. In sostanza è un mercato molto volatile che sta prendendo delle decisioni importanti che potrebbero risultare decisive per i prossimi giorni se non mesi.
Cosa aspettarsi
La dinamica attuale è molto interessante nel lungo periodo, perciò facciamo molta attenzione a quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni. La view rialzista pronosticata nelle scorse settimane, potrebbe entrare nella sua fase di realizzazione a breve e le reazioni che vedremo sui minimi potrebbero essere solo l’inizio. Per il momento, sui grafici a time frame intraday come il 4 ore e il 7 ore, la dinamica sembra essersi girata al rialzo su tutti gli asset che abbiamo preso finora in considerazione per una ripresa, quindi mercato azionario e cambi contro il dollaro.
Lo Yen che si rafforza così velocemente sul dollaro potrebbe essere un segnale importante, senza poi considerare il fatto che a livello macro è assolutamente anomalo vedere euro e sterlina gravitare sui minimi assoluti da decenni a questa parte.
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