Gli investitori farebbero bene a monitorare i fondamentali economici: non bisogna confondere i cambiamenti politici con una visione a lungo termine sui mercati.
Nel vortice delle prossime elezioni presidenziali americane, molti osservatori si chiedono se una vittoria di Kamala Harris o di Donald Trump possa avere un impatto significativo sui mercati finanziari. La tentazione di collegare le dinamiche politiche all’andamento delle Borse è forte, ma, come spesso accade, la realtà del mercato è più complessa.
Se guardiamo al comportamento recente degli investitori e agli sviluppi economici, ci accorgiamo che cercare di prevedere l’esito delle elezioni ha un’importanza limitata per chi investe. Ciò che conta davvero è come i mercati stanno rispondendo a fattori strutturali e ciclici, che vanno ben oltre la politica.
Uno dei temi più discussi nei media specializzati è la fine del rally che ha caratterizzato l’S&P 500 negli ultimi anni. Nonostante la forte crescita economica americana e la resilienza dimostrata anche in contesti difficili, gli analisti avvertono da tempo che le valutazioni dei principali indici USA sono elevate e potrebbero non giustificare ulteriori aumenti significativi. [...]
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