Prestiti per giovani con meno di 35 anni: come ottenere un finanziamento anche senza busta paga, contratto a tempo indeterminato o senza un garante.
Prestiti per i giovani: ottenere un finanziamento anche prima dei 35 anni e senza una situazione economica stabile non è più un’utopia come era fino a qualche anno fa. Con una disoccupazione giovanile che supera il 40%, in Italia è difficile trovare un ragazzo che possa esibire una busta paga o un contratto a tempo indeterminato ad una banca nel momento in cui richiede un prestito.
Negli ultimi anni però molti istituti di credito hanno creato dei prodotti studiati appositamente per i giovani privi di garanzie reddituali. Si tratta dei cosiddetti prestiti per i giovani, ovvero delle soluzioni di credito destinate nello specifico a persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Nonostante la percentuale di rischio insita nel dover trattare con una clientela di questo tipo, banche e finanziarie sono sempre più disponibili ad aiutare i giovani a soddisfare i loro bisogni di liquidità con somme più o meno grandi, che possono servire per sostenere le spese universitarie o per l’acquisto di un’auto o ancora per avviare un’attività imprenditoriale.
Ecco allora come ottenere un prestito se hai meno di 35 anni.
Prestiti per i giovani: come funzionano
Come già anticipato, i prestiti giovanili sono quelle soluzioni creditizie riservate a ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Nonostante la mancanza di garanzie economiche da parte di questi clienti, molti tra i principali istituti di credito italiani hanno ormai istituito delle particolari forme di finanziamento per studenti e giovani imprenditori.
Se i classici prestiti personali sono proibitivi per i più giovani, in quanto necessitano di requisiti molto rigidi come un reddito stabile e dimostrabile, per i prestiti giovanili invece l’impiego del richiedente non rientra tra i criteri di valutazione. Ciò non toglie che siano comunque richieste delle forme di garanzia alternative.
Nonostante questo, in generale, i requisiti di accesso a questa tipologia di finanziamento restano comunque meno severi e restrittivi rispetto a quelli dei prestiti tradizionali. Proprio per la maggior facilità di questa procedura, però, le somme erogate dalle banche sono piuttosto contenute, con un capitale finanziabile che va in genere da un minimo di 500 euro a un massimo di 15.000 euro.
Prestiti per giovani studenti
Uno dei prestiti giovanili più diffuso è quello destinato agli studenti, sia che siano iscritti ad un corso di laurea triennale o magistrale, sia che abbiano intenzione di iscriversi ad un master o ad un corso post-laurea.
In questo caso si tratta in genere di un prestito erogato sotto forma di capitale disponibile su un conto corrente bancario intestato al richiedente. Lo studente può richiedere e utilizzare il denaro concesso dall’istituto di credito non solo per le tasse universitarie, ma anche per l’acquisto di libri e materiale scolastico o comunque per tutte quelle spese che sono riconducibili alla propria formazione (anche il pagamento dell’affitto per uno studente fuori sede).
Lo studente che ottiene il finanziamento, una volta terminato il ciclo di studi, potrà decidere se restituire subito e in un’unica soluzione la somma ricevuta, oppure se iniziare a pagare ratealmente e con tassi di interesse più convenienti rispetto ai normali prestiti personali, ma solo un anno dopo la conclusione degli studi ovvero una volta trascorso il tempo necessario per la ricerca di un impiego.
Prestiti per giovani imprenditori: prestiti d’onore e prestiti a fondo perduto
Tra le possibilità che anche i giovani possono sfruttare rientrano i prestiti d’onore, un particolare tipo di finanziamento che in genere prevede che il 60% del capitale erogato sia a fondo perduto, mentre il 40% deve essere restituito alla banca come un prestito a tasso agevolato.
I prestiti d’onore sono accessibili per tutti coloro che hanno intenzione di avviare un’attività imprenditoriale, di piccole o medie dimensioni, che rientri nelle categorie di lavoro autonomo, micro impresa o franchising.
Sempre nell’ambito dell’imprenditoria giovanile rientrano anche i già citati prestiti a fondo perduto, ovvero dei finanziamenti dedicati ai ragazzi tra i 18 e i 36 anni che desiderano creare delle nuove società sotto forma di s.a.s., s.n.c., S.p.A., s.a.p.a., s.s., piccole e medie cooperative. I prestiti a fondo perduto si chiamano così in quanto non è richiesta la restituzione del capitale ricevuto né degli interessi su di esso maturati. Possono essere erogati da enti regionali, statali oppure da fondi europei.
Tra le iniziative rivolte ai giovani rientra anche il sostegno all’auto-imprenditorialità di Garanzia Giovani, il progetto a livello europeo finalizzato ad agevolare l’ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro. Il programma, riservato a ragazzi tra i 18 e i 29 anni, ha come scopo quello di guidare i giovani imprenditori nella realizzazione del loro progetto aziendale attraverso degli incentivi e dei percorsi di formazione che coinvolgono tutte le fasi del progetto.
Una volta giunti all’ultima fase formativa i richiedenti possono accedere al Fondo SELFIEmployment, appositamente istituito per l’erogazione di finanziamenti dai 5.000 ai 50.000 euro. Si tratta di un particolare tipo di prestito agevolato, erogato senza garanzie, senza interessi e con un piano di ammortamento della durata massima di 7 anni.
Prestiti giovanili senza busta paga
Infine, per andare incontro alle esigenze di tutti quei giovani che non possiedono i requisiti necessari per avere un prestito personale, a causa della mancanza di un impiego, le banche hanno creato per i giovani (ma anche per casalinghe e disoccupati in generale) delle forme di prestito senza busta paga.
Non potendo dimostrare di percepire uno stipendio regolare, il giovane richiedente deve ovviamente fornire delle garanzie alternative. Una di queste è la fideiussione, ovvero la presenza di una persona che faccia da garante e che si impegni a restituire personalmente il prestito nel caso in cui il giovane che ne ha usufruito non sia in grado di farlo. Un’altra opzione è quella di presentare un regolare contratto di affitto oppure di ipotecare un immobile di proprietà del richiedente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA