Costi della successione dal notaio: ecco quali sono, a quanto ammontano le spese e tutti i documenti che servono per completarla.
Quando si affronta una successione, molti si concentrano solo sulle imposte di successione, dimenticando che i costi del notaio per la successione rappresentano una componente significativa della spesa totale. La realtà è che le tariffe notarili, le imposte e le spese amministrative possono variare notevolmente in base a diversi fattori.
Di contro, lo sforzo economico viene «ripagato» dalla professionalità, la quale, in materia di successione (e non solo) può essere molto utile per non incorrere in errori nella dichiarazione e reperire gli atti mancanti. Oltretutto, il notaio svolge un ruolo fondamentale per regolare eredità complesse o contenenti debiti.
Nonostante ciò, la paura comune è quella di spendere troppo per l’onorario del professionista, motivo per cui diverse persone preferiscono (quando possibile) fare tutto in autonomia - spesso pentendosene per le successive complicazioni. Vediamo, allora, quanto costa la successione dal notaio e quali documenti servono per eseguirla.
Costi medi della successione dal notaio
Quando ci troviamo ad affrontare una successione, i costi notarili rappresentano una delle prime spese da considerare. Analizziamo nel dettaglio le principali voci di spesa che compongono il costo totale, partendo, ovviamente, dalla parcella del professionista.
Tariffa base del notaio
Per la successione non è obbligatorio farsi assistere dal notaio, nel senso che la legge non lo impone. Allo stesso tempo, soprattutto quando il patrimonio è ingente o comunque ci sono diversi beni che lo riguardano, l’assistenza del professionista è quasi fondamentale. L’onorario del notaio per la successione varia per l’appunto a seconda delle caratteristiche specifiche e del valore dell’asse ereditario. Quest’ultimo influisce sicuramente nel calcolo del costo, ma anche la complessità dell’atto di successione e gli ulteriori servizi affidati al professionista contribuiscono a far lievitare la spesa.
La tariffa base del notaio per una successione standard si attesta mediamente intorno ai 900-1.000 euro più IVA. Tuttavia, per patrimoni di modesta entità (inferiori a 100.000 euro), il costo può scendere anche a 300-400 euro, mentre per atti complessi e articolati e somme ingenti si possono toccare anche i 1.500 euro.
È importante notare che dal 2012 non esiste più un tariffario notarile ufficiale, quindi ogni notaio può stabilire liberamente il proprio onorario. Per valutare questo aspetto è anche importante capire se il notaio dovrà occuparsi di ulteriori atti, ad esempio le volture catastali dei beni immobili o le formalità per gli eredi minorenni. In ogni caso, è il professionista scelto a fornire un preventivo, ovviamente sulla base delle informazioni in suo possesso.
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Imposte e tasse obbligatorie
Anche i diritti catastali, i tributi e le marche da bollo incidono sulla spesa per la successione. Al pagamento del professionista bisogna infatti aggiungere anche le imposte dovute a seconda della successione. Non è raro, infatti, che in seguito alla successione si pensi di aver pagato eccessivamente il notaio, quando magari buona parte della spesa è dovuta ad altro. Dunque, per avere un’idea corretta del costo, è importante chiedere al professionista di specificare queste voci di spesa.
La spesa più importante è dovuta senza dubbio alla tassa di successione, che si paga su:
- beni immobili, come case e appezzamenti agricoli;
- beni mobili con un valore apprezzabile, come conti correnti, quadri e gioielli.
La tassa di successione cambia a seconda dell’ammontare del patrimonio e anche in base al rapporto di parentela fra l’erede e il defunto, in quanto esistono diverse franchigie. A questo bisogna comunque sommare l’imposta ipotecaria (2% del valore degli immobili, minimo 200 euro) e l’imposta catastale (1% del valore degli immobili, minimo 200 euro), proprio come se l’immobile fosse stato acquistato. Ovviamente, il lavoro del notaio è molto utile per illustrare agli eredi gli step corretti e non incorrere in errori.
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Spese amministrative extra
Oltre alle imposte principali, dobbiamo mettere in conto alcune spese amministrative aggiuntive. Queste includono i costi per le visure catastali e ipotecarie, necessarie soprattutto in presenza di beni immobili. La tassa ipotecariasi compone di 35 euro per la trascrizione e 55 euro per la voltura catastale per ciascuna conservatoria competente.
Nel caso di successioni più complesse, che richiedono valutazioni dettagliate dei beni o interpretazioni di testamenti articolati, i costi possono aumentare significativamente. Anche la presenza di contenziosi tra gli eredi o la necessità di gestire una successione internazionale comporta spese aggiuntive per prestazioni notarili specializzate.
Come risparmiare sulle spese notarili?
Dopo aver compreso i costi della successione, va chiarito che ci sono comunque alcune strategie efficaci per ottimizzare le spese notarili mantenendo la massima conformità legale.
Preparazione dei documenti in autonomia
Una delle strategie più efficaci per ridurre i costi notaio per successione è la preparazione autonoma della documentazione. Questo perché, mentre il costo della successione dipende da molte variabili, la procedura è pressoché identica per tutti i patrimoni ereditari. Per poter avviare le pratiche di successione, il notaio necessita di:
- certificato di morte, da richiedere al Comune per uso successione;
- documenti di riconoscimento del defunto e degli eredi;
- codici fiscali del defunto e degli eredi;
- estratto dell’atto di matrimonio del defunto o copia del decreto di separazione/divorzio;
- stato di famiglia integrale del defunto, anche questo da richiedere al Comune per uso successione;
- testamento, se presente.
È poi necessario presentare per ogni immobile dell’asse ereditario:
- scheda catastale;
- titolo di provenienza (come atto d’acquisto e dichiarazione di successione);
- perizia tecnica dei terreni edificabili.
È poi opportuno portare la documentazione specifica per eventuali altri beni ereditari, ad esempio la certificazione dell’istituto di credito per i rapporti finanziari, la visura camerale per le aziende e il certificato dei pubblici registri per aerei e navi.
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Scelta del momento giusto
La tempistica è cruciale per ottimizzare i costi della successione. Una pianificazione successoria anticipata può offrire vantaggi significativi:
- donazione con riserva di usufrutto: permette di ridurre il carico fiscale sulla successione dei beni immobili;
- cointestazione dei conti correnti: l’imposta viene calcolata solo sulla quota del defunto
- polizze vita: gli importi non rientrano tra i beni in successione, evitando così la relativa tassazione.
Confronto di preventivi (e alternative)
Un suggerimento evergreen è sempre quello di richiedere più preventivi prima di scegliere il notaio. Tuttavia, è importante considerare che il preventivo più economico non sempre rappresenta la scelta migliore.
Ecco i fattori da considerare nella valutazione:
- esperienza del notaio nella gestione di successioni;
- tempistiche di completamento della pratica;
- dettaglio delle voci di spesa nel preventivo.
Inoltre, per successioni di valore modesto (inferiore a 100.000 euro) che non comprendono immobili, gli eredi in linea retta non sono tenuti a versare alcuna tassa di successione. In questi casi, si potrebbe optare per alternative più economiche come i CAF, dove i costi sono solitamente al di sotto dei 500 euro.
È importante sottolineare che la scelta di un professionista qualificato può portare a significativi risparmi attraverso l’ottimizzazione fiscale e la corretta gestione della pratica.
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