Quali sono i bonus che si possono richiedere nel 2024? Ecco l’elenco completo con tutte le misure per il sostegno delle famiglie e dei lavoratori.
Nel 2024, tra conferme e novità, ci sono diversi bonus da poter richiedere a seconda delle necessità. Sostegni al reddito, misure per risparmiare sui lavori in casa o sull’acquisto di determinati beni: sono questi i bonus in vigore nel 2024, per alcuni dei quali è necessario aggiornare l’Isee al 2024 (il che sarà possibile farlo già dal prossimo 1° gennaio).
Per buona parte i bonus in vigore nel 2024 sono gli stessi di quelli del 2023: un aggiornamento però è necessario in quanto ci sono misure che scadono il 31 dicembre prossimo e non sono state rinnovate e altre che invece vengono introdotte solamente dal prossimo 1° gennaio.
A tal proposito, per aiutare chi legge a muoversi nella complicata rete dei bonus in vigore nel 2024, abbiamo realizzato un elenco - diviso per categorie - con tutte quelle che sono le misure in vigore il prossimo anno utili per ricevere direttamente un sostegno in denaro o comunque risparmiare sull’acquisto di determinati beni o sulla realizzazione di opere edilizie o su altre tipologie di servizi.
I bonus per il sostegno al reddito
Con l’addio al Reddito di cittadinanza, i bonus per il sostegno al reddito delle famiglie diventano due:
- il nuovo Assegno di inclusione, che come il Reddito di cittadinanza consiste in un’integrazione del reddito familiare e in un rimborso delle spese di affitto o del mutuo;
- il Supporto per la formazione e il lavoro, bonus di 350 euro spettante ai disoccupati non percettori di Assegno di inclusione, o comunque non compresi nel parametro di scala di equivalenza, che partecipano a iniziative di formazione e orientamento al lavoro.
A queste due si aggiunge l’Assegno unico per figli a carico che nel 2024 vedrà l’importo aumentare per effetto della rivalutazione.
Per il sostegno al reddito delle famiglie va segnalato anche il bonus per mamme disoccupate, l’assegno erogato dai Comuni in favore delle donne che hanno appena avuto un figlio ma non godono del congedo di maternità.
I bonus in busta paga
Tra le forme di sostegno al reddito ci sono anche le misure che intervengono direttamente per innalzare l’importo della busta paga. Nel dettaglio, abbiamo:
- conferma dello sgravio contributivo del 7% e 6% rispettivamente per chi ha una busta paga il cui importo lordo non supera i 1.923 euro e i 2.692 euro;
- nuovo bonus mamme, con il quale alle lavoratrici con almeno due figli (di cui almeno uno di età fino a 10 anni, 18 anni in presenza di almeno tre figli) di godere di uno sgravio contributivo totale entro il limite di 3.000 euro l’anno;
- trattamento integrativo (ex bonus Renzi) di 100 euro le cui regole vengono leggermente riviste con la riforma dell’Irpef con la quale resta invariata la platea dei beneficiari;
- bonus affitto e mutuo, possibilità per i datori di lavoro di riconoscere un rimborso detassato entro 1.000 euro l’anno (2.000 euro nel caso dei lavoratori con figli) delle spese di affitto sostenute dal lavoratore, o anche degli interessi sul mutuo. Questi beni rientrano nel più ampio insieme dei cosiddetti fringe benefit.
Da segnalare in busta paga anche la conferma della cedolare secca al 5% per i premi di produttività.
Le carte acquisti
Anche nel 2024 ci saranno due carte elettroniche da utilizzare per l’acquisto di determinati beni e servizi, quali:
- Carta acquisti, spettante su richiesta alle famiglie con minori di 3 anni o componenti over 65 che soddisfano determinati requisiti legati al reddito. Con questa misura spetta un bonus di 80 euro ogni bimestre;
- Carta Dedicata a te, spettante in automatico alle famiglie con Isee inferiore a 15 mila euro che rientrano nelle posizioni utili della graduatoria, ricaricata con circa 460 euro.
I bonus edilizi
Nel 2024 viene rinnovato il Superbonus ma con delle differenze rispetto al 2023. Parimenti resistono quei bonus che riconoscono una detrazione dalle imposte per una parte delle spese effettuate per la ristrutturazione o per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Possiamo quindi sintetizzare i bonus edilizi - per i quali ricordiamo non è più in vigore lo strumento della cessione del credito - con le seguenti misure:
- bonus ristrutturazione, detrazione 50% entro una spesa di 96 mila euro, nel quale sono comprese misure “settoriali” come il bonus infissi, il bonus caldaie, il bonus climatizzatori e il bonus sicurezza;
- bonus pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo, sempre una detrazione del 50% entro un limite di spesa di 48 mila euro e comunque entro 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto;
- sismabonus, detrazione del 70% o dell’80% a fronte della riduzione rispettivamente di una o due classi di rischio sismico, sempre entro un limite di spesa di 96 mila euro;
- bonus mobili, detrazione del 50% per l’acquisto di arredi per immobili ristrutturati, entro un limite che nel 2024 si riduce a 5 mila euro;
- bonus verde, detrazione del 36% entro un limite di spesa di 5 mila euro per gli interventi di rifacimento di terrazzi e giardini;
- ecobonus, per il quale è necessaria la comunicazione all’Enea, con aliquote che a seconda dei lavori vanno dal 50% al 65%, da effettuare per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Il massimo di spesa è sempre di 96 mila euro;
- bonus barriere architettoniche, detrazione del 75% per tutti gli interventi volti a migliorare l’accessibilità degli immobili, entro un limite di spesa di 50 mila euro.
Infine il Superbonus, che nel 2024 varrà solamente per i condomini con aliquota che scende al 70%.
Le altre detrazioni
A questi bonus si aggiungono poi tutte le altre detrazioni di cui le famiglie possono godere per ridurre le imposte dovute in base al reddito percepito.
Ad esempio il rimborso per le spese mediche, le attività sportive e le gite scolastiche, o anche le spese funebri e quelle veterinarie.
I bonus in bolletta
Viene confermato il bonus sociale in bolletta, ma ad averne diritto sono solamente le famiglie con Isee inferiore a 9.530 euro, 20.000 euro in presenza di almeno 4 figli a carico.
Questo vale per le bollette di gas o acqua, mentre per il servizio elettrico il limite resta di 15.000 euro, 30.000 euro in presenza di almeno 4 figli a carico, ma solo fino a marzo 2024.
Bonus psicologo
Confermato anche per il 2024 il bonus psicologo per il quale vi è uno stanziamento di 8 milioni di euro.
I requisiti e le condizioni per beneficiarne sono le stesse di quelle del 2023, quindi:
- Isee fino a 50 mila euro;
- importo rimborsabile fino a 1.500 euro (60 euro per seduta) per chi ha un Isee inferiore a 15 mila euro, 600 euro tra i 15 e i 30 mila e 500 euro tra i 30 e i 50 mila euro.
Bonus nido
Confermato anche per il 2024 il bonus nido, rimborso delle spese sostenute dalle famiglie con figli di età inferiore a 3 anni per la frequenza agli asili nido pubblici e privati.
La novità per il 2024 è che per i figli successivi al secondo (purché nati dopo il 1° gennaio 2024) il rimborso può arrivare fino a 3.600 euro l’anno. Per tutti gli altri sono valide le solite soglie:
- Isee fino a 25.000 euro: 3.000 euro l’anno, 272,73 euro per 11 mensilità;
- Isee tra i 25.001 e i 40.000 euro: 2.500 euro l’anno, 227,27 per 11 mensilità;
- Isee sopra i 40.001 euro (o domande presentate senza Isee): 1.500 euro l’anno, 136,37 euro per 11 mensilità.
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